Questa mattina l’Iis G. Galilei ha vissuto un momento importante per l’intera comunità scolastica: l’assegnazione delle borse di studio (per merito e per impegno nel mondo del volontariato) dedicate allo studente Matteo Dossena. Non vogliamo definirla una cerimonia perché ricordare un ragazzo che non c’è più non deve essere cerimoniale; piuttosto crediamo che sia stato un abbraccio ideale, una sorta di passaggio, una stretta di mano, dei complimenti sussurati a chi, come Matteo, ha trovato sia nell’impegno scolastico serio e rigoroso, sia nella ricerca del sorriso altrui, una strada per avviare la propria vita.
Una canzone, per cominciare…
In apertura Jonathan Butella e Cristian Casali – che hanno partecipatro al concorso indetto dalle Camere Penali dal titolo Giustizia o giudizio? – hanno cantato una caznone con la quale hanno avallato la loro partecipazione; quindi in modo originale e creativo. Nell’aula intitolata all’indimenticato prof. Mauro Pamiro (anch’egli musicista oltre che insegnante) i ragazzi, alla chitarra, hanno cantato strofe dall’evidente contenuto sociale che, forse, sarebbero piaciute anche a Matteo.
Le parole di Paola Orini
Ha fatto bene la dirigente scolastica Paola Orini a ringraziare tutti i rappresentanti istituzionali: dal presidente della Provincia Mirko Signoroni, non intervenuto, ma sempre vicino alla scuola e alle sue specificità, gli insegnanti che hanno contribuito all’organizzazione (i proff. Manclossi, Severgnini e Pagliarini), l’assessora all’Istruzione Emanuela Nichetti – alla quale ha poi ceduto la parola – e soprattutto i ragazzi, gli studenti che hanno partecipato all’assegnazione delle due borse di studio sottoponendo alla commissione i loro curricula vitae. Ha fatto bene Orini anche a ribadire, più volte, il senso di quel momento: la scuola prepara agli studi, la scuola prepara alla vita e i genitori di Matteo, seguendo l’esempio di loro figlio, lo hanno inteso molto bene. Non dunque borse di studio per i più “bravi”, quelli con i voti più alti, importanti e considerati nell’assegnazione, naturalmente, ma soprattutto un riconoscimento a chi si è accorto che a fianco a lui ci sono altri, persone, ragazzi, bambini che hanno bisogno di una mano e dunque a che quella mano l’ha tesa.
L’intervento dell’assessora Nichetti
Nichetti ha portato i saluti dell’amministrazione comunale tutta e ha ribadito come, in effetti, la sua presenza al Galilei sia ricorrente e spesso per motivi anche sociali. Un grazie particolare alla mamma e al papà di Matteo, che di fronte a un dolore così grande hanno compiuto la scelta di non chiudersi, ma di aprirsi agli altri come avrebbe fatto Matteo e come loro stessi, crediamo, abbiano insegnato a lui e a suo fratello anch’egli presente mercoledì mattina.
La voce della mamma e i premiati
La mamma di Matteo ha quindi sottolineato i molti ambito di impegno volontario degli studenti del Galilei: Avis, Aido, Croce Verde, Caritas, Casa del Pellegrino, la parrocchia (catechismo, Grest…) o impegno all’interno della scuola stessa; questo non ha reso semplice l’assegnazione delle due borse di studio alle quali hanno concorso Andrea Cino, Davide Cazzulani, Sara Pamiro, Luca Lucini, Martina Scarpelli, Giulia Pellegriti, Giulia Ferrari, Camilla Torsa, Alice Canclini, Jennifer Baroni, Sofia Maioli e Stefania Severgnini. Le borse di studio sono andate a Torsa e Canclini. Brave! Bravi tutti!