Tre traduttrici a confronto in Sala Ricevimenti, interessante incontro

Tre traduttrici si sono raccontate e confrontate, sabato sera in Sala Ricevimenti del Comune di Crema, in un incontro dedicato al mestiere della traduzione letteraria. L’iniziativa rientrava tra quelle inserite nel cartellone dedicato alla Festa della donna. Elena Cappellini, Luciana Cisbani e Yasmina Melaouah i nomi delle protagoniste, professioniste che hanno contribuito a tradurre in italiano grandi nomi della letteratura francofona.

Professione donna

“Per la prima volta nella nostra città hanno intrattenuto il folto pubblico presente dialogando sull’affascinante professione della traduttrice con Fabio Massimo Rossi – spiega l’assessore Emanuela Nichetti –. E hanno parlato di ‘traduttrici’ non solo perché erano tre donne, ma anche perché la maggioranza dei traduttori italiani è donna”.
Interessantissimi i loro racconti su questo lavoro di cui troppo poco si parla e che purtroppo non è abbastanza valorizzato né remunerato. Non è da molto tempo, per esempio, che gli editori scrivono anche il nome dei traduttori sui libri insieme a quello dell’autore straniero, nonostante il successo di un’opera dipenda tantissimo dal lavoro di traduzione.

Primo di una serie di incontri!?

La traduzione – s’è appreso – richiede anche cinque riletture del testo e una fine opera di interpretazione di ogni singola parola, per rendere in modo efficace quello che l’autore intende esprimere. E quando si decide che il lavoro è finito? Solo quando l’editore preme per la sua consegna. A ogni rilettura, infatti, la brava traduttrice trova qualcosa che può essere reso con una sfumatura migliore.
“Le tre traduttrici sarebbero andate avanti per ore a parlare con passione della loro professione, nonostante i problemi che presenta, e noi saremmo stati volentieri ad ascoltarle. Un’ottima ragione per augurarci che sia il primo di una lunga serie di incontri!”, il commento e l’auspicio finale dell’assessora a Lavoro, Istruzione e Pari opportunità.