Caso Beccalli. Oggi la sentenza per Pasini accusato di omicidio

Sabrina Beccalli

È attesa in giornata la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Brescia nei confronti di Alessandro Pasini, 48 anni, accusato di aver ucciso/provocato la morte di Sabrina Beccalli, mamma 39enne deceduta la notte di Ferragosto del 2020. Pasini era stato assolto dall’accusa di omicidio volontario e condannato a 6 anni per aver distrutto, bruciandolo, il corpo della povera Sabrina nella Fiat Panda di lei. L’uomo, che trascorse la serata con la vittima in un appartamento di Crema, appiccò il fuoco all’auto della donna nella campagna di Vergonzana dopo averla riposta all’interno. I poveri resti di Sabrina, dopo i primi rilievi, vennero scambiati per quelli di un cane, e molti di quei resti vennero smaltiti. Da qui l’impossibilità di procedere con verifiche più approfondite per ricostruire con esattezza quanto accadde quella maledetta sera.

Pasini ha sempre sostenuto di aver distrutto il corpo dell’amica per paura, ma di non averla uccisa. Sarebbe morta per overdose. I consulenti tecnici e l’anatomopatologa, dopo l’analisi dei resti, hanno parlato di microfratture, individuate su ciò che è rimasto della povera mamma, compatibili con dei colpi sferrati con oggetti. Lesioni che non sarebbero state provocate da cadute e che sarebbero riconducibili a momenti in cui Sabrina era ancora in vita. Eventi della sera stessa?

Oggi la Corte d’Appello di Brescia si dovrà esprimere sulla richiesta della Procura Generale di condannare Pasini a 20 anni di reclusione per omicidio volontario. Secondo l’accusa sarebbe stato il 48enne a uccidere o provocare la morte della giovane donna.