CremaLab. Ieri sera Jacopo Bassi ospite del secondo incontro di “Crisi climatica. Confessioni di un millennio”

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(Foto CremaLab)

Prosegue Crisi climatica. Confessioni di un millennio, il ciclo di incontri promosso dalla lista civica CremaLab volto ad approfondire la conoscenza a 360 gradi sul tema dell’ambiente. Così ieri sera, lunedì 30 gennaio alle ore 21 in sala dei Ricevimenti, si è svolto il secondo appuntamento: ospite Jacopo Bassi, consigliere comunale e ingegnere ambientale. Nelle vesti di moderatrici Cinzia Miraglio e Martina Baldrighi, entrambe della lista a sostegno di Fabio Bergamaschi. Presente un buon numero di cittadini, che non hanno perso l’occasione di rivolgere all’esperto domande per soddisfare la loro curiosità al riguardo.

Economia circolare: riutilizzo, no spreco

Supportato da una serie di slide, oltre che dalla sua esperienza professionale, Bassi ha parlato di economia circolare: un sistema di produzione e consumo attento a non sprecare risorse naturali, a metterre sul mercato prodotti che resistano il più a lungo possibile nel tempo e i materiali di cui sono composti vengano riutilizzati nuovamente nel ciclo produttivo.
“Un paradigma che si contrappone a quello dell’economia lineare” ha commentato il relatore. Già, perché l’uomo pensa di poter sfruttare le risorse che il pianeta offre all’infinito. Non è così, perchè non sono illimitate. “La terra è un corpo finito” ha aggiunto. Ed ecco allora che le risorse vengono meno e si inizia a fare i conti con le crisi, come quella energetica che stiamo vivendo da circa un anno a questa parte.

Sharing economy

Bassi non si è limitato a offrire una definizione di economia circolare. Ne ha illustrato anche le potenzialità, le basi e soprattutto i benefici ambientali: si riducono le emissioni di gas serra e i rifiuti, si registra un risparmio economico e un miglioramento delle pratiche di riutilizzo.
L’ingegnere ambientale ha parlato poi di bioeconomia, sharing economy... “Un ambito dell’economia circolare sopportato da piattaforme – ha spiegato –. Qui l’innovazione scardina il concetto che per utilizzare un bene devo possederlo”. Come noto, in questo caso l’oggetto in questione viene condiviso. Si può trattare di una macchina (car sharing), oppure di un sistema di illuminazione, o di lavatrici… ci sono tanti esempi, alcuni molto noti anche ai cremaschi.

Costruire una coscienza pubblica

Prima di lasciare lo spazio alle domande da parte del pubblico, molto attento e curioso di apprendere qualche informazioni in più riguardo all’economia circolare, Bassi ha offerto qualche “spunto“: la creazione di canali ad hoc per la raccolta di bioplastiche, il rafforzamento delle infrastrutture a sostegno della raccolta differenziata… il tutto rimarcando più volte come l’Italia abbia una capacità di riciclo superiore ad altri Paesi.
“Bisogna costruire una coscienza pubblica che solleciti i politici e non solo a un’economia circolare”. Ne è fortemente convinto Bassi, che ha sottolineato come sia corretto che ognuno faccia quanto sia nel suo possibile (spegnere le luci quando non si è in una stanza, oppure chiudere l’acqua del rubinetto mentre si sta lavando i denti) per cercare di limitare lo spreco, ma non è sufficiente.

Lo spreco alimentare

A marzo è in programma il terzo incontro di Crisi climatica. Confessioni di un millennio. Il tema sarà lo spreco alimentare e CremaLab ne parlerà con Duccio Facchini, giornalista, scrittore e direttore di Altreconomia.