Castelleone. Minaccia la ex, scattano i domiciliari

I Carabinieri di Castelleone

Minaccia la moglie e il suo nuovo compagno e finisce ai domiciliari. Protagonista un cittadino italiano, già sottoposto al divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli e al divieto di comunicare con loro per il reato di atti persecutori, arrestato nella mattinata di sabato 28 gennaio dai Carabinieri di Castelleone in esecuzione di un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Cremona.

“Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP del Tribunale di Cremona – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma – l’indagato, ora separato dalla moglie, era stato sottoposto al divieto di avvicinamento perché nel corso degli ultimi mesi aveva iniziato a perseguitare la ex moglie che aveva intrapreso una relazione affettiva con un altro uomo, arrivando in più occasioni a minacciarla.  Per questo motivo gli era stato imposto il divieto di avvicinarsi e di comunicare con la donna e con i figli, ma nei giorni scorsi il divieto verso i figli era stato revocato e l’uomo era andato a trovarli a casa della nonna. Approfittando della circostanza, aveva inveito e minacciato di morte ad alta voce l’ex moglie e il nuovo compagno, non presenti, facendosi sentire da uno di figli che in seguito aveva espresso alla madre tutte le sue preoccupazioni per l’atteggiamento tenuto dal padre”.

Il racconto reso ai Cc

La donna non ha indugiato e, temendo per l’incolumità propria e dei suoi cari, ha riferito tutto ai militari di Castelleone. L’uomo aveva tenuto il comportamento gravemente minaccioso di fronte al figlio e alla madre della donna e questo aveva provocato grande preoccupazione. La denuncia è stata raccolta dai Carabinieri che hanno avviato le indagini “trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima che ha riferito anche di temere per la propria incolumità tenuto conto di questa nuova manifestazione di odio e rabbia, che ha provocato a lei e ai figli uno stato di ansia, disagio e preoccupazione”.

Conclusa la ricostruzione dei fatti i militari dell’Arma hanno riportato tutto all’Autorità Giudiziaria che ha emesso la misura degli arresti domiciliari “ritenuta l’unica in grado di contenere le intemperanze dell’uomo e di impedire il ripetersi di azioni minacciose o violente. Quindi, il Giudice per le indagini preliminari, valutando l’intensità dei fatti, l’incapacità di autocontrollo e il pericolo di reiterazione, ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto gli arresti domiciliari, eseguita immediatamente dai carabinieri di Castelleone”.