Romanengo. Ex cascinetta, sogno o incubo?

Da sogno a incubo. È la ex cascinetta annessa alla rocca. Un potenziale valore aggiunto per il complesso già riqualificato anni addietro, divenuto un vero e proprio grattacapo per l’amministrazione comunale. “Diciamo che qualche rimpianto l’abbiamo e che probabilmente i soldi stanziati dal Ministero li si poteva spendere meglio – esordisce il sindaco Attilio Polla –. Ma spesso la burocrazia e alcune valutazioni quantomeno opinabili portano a questo”. Il riferimento è alla scelta della Sovrintendenza di Mantova di premiare la riqualificazione dello stabile ammalorato anziché l’abbattimento e la sua ricostruzione.

Riqualificazione partita penalizzata

“Una riqualificazione che è partita penalizzata dal fatto che buona parte del complesso era un rudere, che in parte già era crollato e che poi siamo stati costretti a demolire. Abbiamo pensato si potessero ottenere le autorizzazioni per l’abbattimento e la ricostruzione. Operazione che sarebbe costata molto meno di quanto stiamo invece spendendo a fronte della decisione della Sovrintendenza di farci procedere con il restauro conservativo. C’è da dire, però, che buona parte del tetto era già imploso così come alcune altre parti murarie, tanto che, dopo l’avvio dei lavori la scorsa primavera, per ragioni di sicurezza ci siamo trovati costretti ad abbattere tutto il piano superiore comprensivo di solai del pian terreno, rimasto in piedi con i soli muri perimetrali”.

Cronoprogramma da rivedere
Stando al cronoprogramma entro il 2022 era prevista la conclusione dell’opera. “I lavori, invece, si sono fermati e dobbiamo ringraziare la ditta che si è aggiudicata l’appalto di ristrutturazione, se non abbiamo avuto penali da sborsare. Ora siamo in attesa che la Sovrintendenza ci dica come dobbiamo proseguire per la ricostruzione del piano superiore”. L’ex cascinetta, e questa è la nota positiva incontrovertibile, una volta riconsegnata al pubblico utilizzo sarà un polmone non indifferente per associazioni e servizi comunali. “Certo, ma non possiamo ancora ipotizzare un suo specifico utilizzo, tutto dipenderà dalla tipologia di make-up che la Sovrintendenza approverà”.

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