Gli assessori Musumary e Cardile in visita all’Anffas: “Punto di riferimento”

Una maggiore flessibilità dell’ente locale affinché intervenga a finanziare attività facenti parte del progetto di vita di ciascuno anche quando non rientrano nelle unità d’offerta riconosciute. Più fondi comunali per far fronte alle richieste per la misura B2 (a sostegno di persone con disabilità grave), un fondo di solidarietà territoriale per aiutare gli enti di terzo settore a fronteggiare il caro energia. Sono queste alcune delle richieste che Anffas Crema ha rivolto all’assessore al Welfare del Comune di Crema, Anastasie Musumary, in visita questa mattina presso la struttura di viale Santa Maria, accompagnata dall’assessore alla cultura e alle politiche giovanili Giorgio Cardile.

Realtà importantissima

I due sono stati accolti dalla presidente di Anffas Crema Aps Daniela Martinenghi e dal presidente di Fondazione Alba Anffas Crema Paolo Marchesi. Con loro anche il direttore Andrea Venturini. Obiettivo primo dell’incontro è stato quello di illustrare i servizi offerti dall’associazione alle famiglie di persone con disabilità. La realtà di Anffas risponde oggi ai bisogni di 270 persone, di cui 190 minori e 80 adulti. Da oltre 50 anni è punto di riferimento nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. Dispone di una  comunità socio sanitaria , due progetti di vita indipendente, due centri socio educativi, un servizio diurno alternativo, un polo di neuropsichiatria infantile, tre progetti sperimentali di cui due per bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico e uno per adolescenti con disabilità intellettiva, una piscina idroterapica e uno sportello per l’accoglienza e l’orientamento gestito da un’assistente sociale.

L’inclusione si fa insieme

“Abbiamo cercato – spiega la presidente Martinenghi – di riassumere ciò che in oltre 50 anni di attività abbiamo costruito. Abbiamo spiegato la complessità della disabilità, ma anche la necessità che i servizi non si fossilizzino. Al contrario, devono adeguarsi sempre più alle esigenze e alle peculiarità delle persone con disabilità e delle relative famiglie. Questa è la consapevolezza di Anffas, unita alla convinzione che l’inclusione si possa fare solo insieme, attuando proficue sinergie tra ente pubblico e terzo settore”.

Centri estivi e non solo

Un’attenzione particolare è stata riservata alle persone con disabilità in età evolutiva. “Mostrano esigenze peculiari ed una presa in carico complessa che richiederebbe una maggiore integrazione tra servizi sociali e sanitari e i vari enti che erogano proposte ludico- sportive”. Tema caldo, in tutti i sensi, è stato poi quello dell’estate. I centri estivi per persone con disabilità continuano ad avere costi troppo alti.
“Chiediamo una parificazione dei costi rispetto a quelli sostenuti da famiglie di persone senza disabilità e che i bisogni vengano mappati con anticipo”. “Questi sono suggerimenti – ha precisato Martinenghi da parte di chi vive a contatto con la disabilità quotidianamente. Ringraziamo gli assessori per il tempo e l’attenzione che hanno riservato alla nostra realtà, certi che la collaborazione sarà la strada migliore per rendere Crema più inclusiva”.

Io Abito e Kered’Onda

Da Io Abito alla piscina Kered’Onda, gli assessori hanno poi fatto il tour delle strutture di viale Santa Maria. “La piscina – continua Martinenghi – è divenuta un punto di riferimento sul territorio, ma questo caro energia ci sta mettendo in grossa difficoltà. Anche per questo contiamo sulla vicinanza del Cremasco”. La stessa che ha accolto a braccia aperte anche i residenti di Io Abito: “lLoccasione per i nostri ragazzi di sperimentare la vita autonoma, vivendo direttamente all’interno della comunità, nel loro contesto di appartenenza”.

Dare forma all’inclusione

Per l’assessore al welfare Anastasie Musumary: “Anffas è una realtà importante per il nostro territorio, un punto di riferimento per famiglie di persone con disabilità. L’incontro di oggi mi ha permesso di comprendere il punto di vista di persone che ogni giorno lavorano per garantire i diritti delle persone con disabilità. Così facendo, danno forma all’inclusione. Anffas consente alle persone con disabilità di trovare un senso di realizzazione e di appartenenza a una comunità”.
Sulla stessa linea d’onda il collega Cardile: “Quello di oggi è stato un incontro arricchente perché mi ha permesso di conoscere più da vicino questa realtà e tutte le opportunità che offre. Allo stesso modo la nostra offerta formativa deve essere di ampio respiro, deve essere inclusiva, di modo che tutti possano scegliere, sperimentare e trovare, sentendosi valorizzati nelle proprie peculiarità. Fondamentale sarà coltivare con queste realtà sinergie virtuose”.