Crema in scena al via con “Sogno di una notte di mezza estate”

Ha preso il largo questa sera, al Teatro san Domenico, Crema in scena, rassegna dedicata alle compagnie teatrali dilettantistiche e alle scuole di danza del territorio. Nove spettacoli, tredici eventi di danza e due premi: quello intitolato a Checco Edallo per la miglior messa in scena e il premio Pietro Paparo, alla miglior regia. È questa in estrema sintesi l’edizione 2022. Fuori concorso, fino al 31 maggio, saliranno sul palco anche bambini, giovani e adulti dei corsi di Rosa Messina.

I corsi di Rosa Messina

L’esordio stasera, alle 21, con Sogno di una notte di mezz’estate di Shakespeare, portato in scena dal gruppo Mercoledì a teatro (Anita Jacquin, Luca Jacquin, Emma Mangini, Claudia Di Nuzzo, Cloe De Angeli, Aylin Topaloglu, Serena Mazzotta, Eya Biondini, Emily Di Paola, Sara Riviera, Nicolò Schiavini, Marcello Ottoboni, Alice Gamberoni, Emanuele Sansica, Sabrin El Sawi).

Atmosfera onirica

La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. E’ comunque l’augurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così?

Applausi meritati 

Davvero bravi i giovani attori, visibilmente emozionati per questa “prima” sul prestigioso palcoscenico del teatro cittadino. Eppure i genitori e gli amici presenti hanno potuto apprezzare il loro entusiasmo, il loro coraggio e, perché no, il risultato finale.
Tutti hanno dato il meglio di sé, facendo rivivere i tre mondi che si contrappongono nel capolavoro shakesperiano: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), quello della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, dei folletti e delle ombre).
Una serie di fraintendimenti e “scatole cinesi” che alla fine hanno messo tutti gli innamorati della rappresentazione d’accordo. Convincendo anche il pubblico. L’esultanza finale dei ragazzi ha dimostrato ancora una volta che la magia del teatro esiste davvero.