M5S: Sociale, alcune proposte per migliorare i servizi

Il candidato sindaco Manuel Draghetti, insieme all’attivista Marco Columpsi, ha posto l’attenzione su alcune tematiche afferenti all’area del Sociale, molto ampia.
Il primo tema affrontato riguarda la coprogettazione, “da rivisitare totalmente. È impensabile che il Comune abdichi al proprio ruolo di erogatore di servizi demandando tanti, troppi servizi a cooperative sociali. Dall’assistenza alla persona, alla pulizia dei bagni pubblici (che costano 60.000 euro di soldi pubblici all’anno, con risultati a dir poco ‘sotto le aspettative’), alla gestione del servizio del bike sharing: tanti di questi servizi dovrebbero essere erogati dal Comune stesso. Serve razionalizzare la coprogettazione, attuando una vera sinergia tra terzo settore e Comune”, ha detto Draghetti.

Asili nido

Altro aspetto riguarda l’offerta comunale degli asili nido: due asili nido per il M5S sono troppo pochi per la nostra città. “Serve almeno un terzo asilo nido, dopo aver trovato un’alternativa alla sede, poco consona, di via Dante. 98 posti complessivi sono troppo pochi per una città di 35.000 abitanti. Serve un nuova spazio, non spendendo 2 milioni di euro con ulteriore cemento in un parco pubblico, ma riqualificando uno dei tanti immobili pubblici o privati dismessi in città”, han precisato i grillini.

Comunità Sociale e Centri estivi

Che dire di Comunità Sociale Cremasca. Per i pentastellati, insieme ai Comuni del distretto cremasco, deve far fronte economicamente alle mancanze di fondi di Regione Lombardia per quanto riguarda la misura B2, ovvero le misure economiche in favore dei ragazzi con disabilità, non gravissima, ma comunque grave. “Ogni anno, infatti, vi sono tantissime famiglie che risultano idonee a ricevere l’aiuto economico, ma non beneficiarie per mancanza di fondi. È inaccettabile e mentre si attua una pressione nei confronti di Regione per aumentare i fondi, Csc deve tamponare questa assurda situazione”.
Per Draghetti e soci, poi, serve “una organizzazione sistematica dei Centri estivi: una mappatura da completare entro aprile di ogni anno per capire le esigenze delle famiglie ed avere un quadro economico, allo scopo di far pagare i centri estivi ai ragazzi con disabilità allo stesso prezzo dei ragazzi senza disabilità, con risorse distrettuali”.

Educatori e accreditamento

Detto dei contratti degli Educatori assunti dalle cooperative accreditate presso Csc (“serve un rispetto di quanto previsto dalla legge, senza sottoinquadramenti”). Al di là delle questioni sindacali, in essere, comunque “alla Politica interessa la qualità del servizio”. In generale “serve potenziare la possibilità di scelta da parte della famiglia affinché il progetto di vita di ciascun ragazzo sia presidiato al meglio. Per questo, accanto alla possibilità di accreditamento da parte di cooperative, dovrebbe essere aperta la possibilità anche a singoli professionisti a partita Iva di accreditarsi presso Csc.
Tali proposte del M5S sono protese a far funzionare meglio i servizi rivolti alla collettività e, soprattutto, quelli rivolti ad una fascia della nostra popolazione con fragilità e disabilità.