San Bassano. Pietra d’inciampo, la prima in provincia

Inciampare nella storia è quanto di meglio si possa augurare ai deboli di memoria per ricordare le atrocità della guerra e le sofferenze subite, sino alla privazione della vita, da milioni di deportati nei campi di sterminio nazisti nel corso del secondo conflitto mondiale. Inciampare nella storia, da non dimenticare mai, sarà più facile a San Bassano, primo paese della provincia di Cremona nel quale è stata collocata una ‘Pietra d’inciampo’ opera che rende sempre vivo il sacrificio per la libertà di Paolo Rizzi, sambassanese assassinato nel campo di sterminio di Mauthausen il 12 marzo del 1943.
A distanza di 79 anni, nello stesso giorno, San Bassano e insieme tutta la comunità cremonese che vuole la pace rappresentata dal presidente provinciale Anpi Giancarlo Corada, hanno accolto la posa dell’opera: un blocco di cemento quadrato, della misura di un sanpietrino, ricoperto d’ottone con l’indicazione del nome del partigiano deportato. Un’idea dello scultore tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Vengono posizionate abitualmente davanti alla porta delle case nelle quali vivevano le persone poi deportate nei campi di sterminio. Non conoscendo dove fosse l’esatta dimora di Paolo Rizzi il sindaco Giuseppe Papa ha optato per collocare la pietra nella piazza del Comune, casa di tutti.

Leggi l’articolo in versione integrale su Il Nuovo Torrazzo in edicola