Sono tre i provvedimenti restrittivi della libertà personale che hanno eseguito nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona unitamente ai Carabinieri delle province di Mantova e Roma, mentre sono sei le persone denunciate in stato di libertà. L’accusa contestata ad arrestati e indagati è il furto di mezzi d’opera e il loro riciclaggio e autoriciclaggio, avendo predisposto documenti di accompagnamento falsi e avendo alterato targhe identificative e numeri di telaio per poterli ‘ripulire’ e rivendere. Macchine operatrici del valore complessivo pari a 200mila euro frutto di furti commessi in cantieri del Cremonese e della Bassa Bresciana.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è scattata nei confronti dei tre uomini, un 51enne residente in provincia di Cremona, un 38enne domiciliato in provincia di Mantova e un 61enne residente in provincia di Roma; è stata emessa dal GIP del Tribunale di Cremona al termine di un’indagine articolata e complessa, durata oltre un anno, sui furti accertati di tre mezzi di cantiere, sia escavatori che per il movimento terra, rubati alle aziende operanti nel settore. Macchine operatrici che i Carabinieri sono riusciti a recuperare.