Piscina. Contributo a Forus per le tariffe. Il sindaco replica duro a Bettenzoli

La piscina comunale vasca b

“A Bettenzoli bisogna riconoscere il dono della costanza nella ricerca del sensazionalismo, che sembra usare come una sorta di antidepressivo. Non si ferma davanti a nulla, neppure di fronte alla realtà, con la quale pare avere un conto in sospeso, e nemmeno di fronte alle brutte figure come quella inflittagli dal prof. Pietro Bacecchi, dopo che Bettenzoli aveva diramato comunicati surreali per una porta inavvertitamente lasciata aperta alla scuola dei Sabbioni. ‘Spesso il senso civico non ha bisogno di clamore mediatico, ma del suo contrario‘, le parole del professore. A una persona comune basterebbero per un decennio, ma Bettenzoli apre una nuova serie, vedremo di quante puntate, e questa settimana torna sulla piscina di Crema annunciando l’ennesimo esposto alla Corte dei Conti”.
Già dall’esordio la replica del sindaco Stefania Bonaldi al segretario di Rifondazione è piuttosto forte. Idem il seguito.
“Chi pensava che Bettenzoli avesse imparato è servito, perché a lui non serve dimostrare che una cosa è accaduta, basta gridare per ottenere attenzione. Un lusso che noi non possiamo permetterci, una Pubblica Amministrazione deve motivare i propri atti, entrare nel merito delle questioni, così come abbiamo fatto con la delibera messa all’indice dal nostro inquisitore. Bastava leggerla, uno sforzo tremendo per alcuni”, afferma Bonaldi.
La quale, in una nota appena diffusa, spiega che le società sportive di Crema che fruiscono della piscina a settembre “ci hanno avvisato che Forus Italia, nuovo gestore subentrato a Sport Management, aveva praticato significativi aumenti tariffari, portando a 12 euro orari oltre Iva il costo a corsia. Costo in linea con tariffe praticate in impianti sportivi similari, ma elevato per le nostre società che dal 2015 beneficiavano di tariffe molto più basse, peraltro diversificate (la più bassa, 4.20 euro oltre Iva, totalmente fuori mercato). Come abbiamo spiegato, anche in Consiglio comunale in sede di variazione di Bilancio, oltre che nella comunicazione successiva, Sport Management dal 2016 al 2020 aveva avuto cinque anni di tempo per incrementare gradualmente le tariffe per lo spazio acqua delle società sportive, ma non lo ha mai fatto per propria scelta o per proprio errore”.
Dal 2016 al 2020 il Comune di Crema aveva corrisposto a essa, attraverso la società Cremasca servizi, un importo a scalare, dai 50.000 euro del 2016 ai 10.000 euro del 2020 (pressoché trattenuti poi, causa lockdown) che serviva proprio ad accompagnare il graduale aumento delle tariffe per le società sportive del nuoto, arrivando a una situazione di equilibrio e a un allineamento con le tariffe praticate in impianti analoghi. Un allineamento che ora il nuovo gestore, Forus Italia, pretende e che le società sportive si sono trovate improvvisamente a fronteggiare, chiarisce il comunicato del sindaco.

“Misura per non affondare le società sportive”

“Potevamo fare finta di nulla. Potevamo dire alle società sportive che in fin dei conti avevano beneficiato di condizioni molto favorevoli per 5 anni. Potevamo dire che il Comune i suoi sforzi li aveva già fatti. Certo, potevamo, ma abbiamo preferito assumere una posizione di mediazione tra Forus e le società sportive cittadine: intanto esigendo che la tariffa oraria, inizialmente più alta, fosse non più di 12 euro/ora, dopo le istruttorie condotte dall’ufficio Sport, e in seguito negoziando con le società un incremento delle loro tariffe orarie, impegnandoci per ogni ora di affitto di spazio acqua in piscina a corrispondere a Forus la differenza fra quanto pagato dalla singola società e la tariffa praticata”, spiega ancora Bonaldi.
Dunque, una misura per non fare, è il caso di dirlo, affondare le società sportive, che svolgono un servizio sociale fondamentale, e nello stesso permettere al gestore di pagare i suoi dipendenti, lavorando in regime di mercato. La proposta arrivata alla Giunta dalla parte tecnica comunale, che ha il compito di attuare gli indirizzi politici con atti adeguati, “è stata quella di una erogazione diretta a Forus, come contributo a beneficio della fruizione degli spazi acqua da parte delle società del nuoto di Crema, anziché l’assegnazione di contributi differenziati alle società sportive, per calmierare pro quota le tariffe. Capisco che chiedere a Bettenzoli di mettere testa a questo meccanismo, prima di parlare a vanvera, fosse troppo impegnativo, ma lui è come quelle sentinelle che prima sparano e poi intimano l’altolà. Certo, un metodo sbrigativo, ma l’importante è sparare”.
Bonaldi assicura che “ne parleremo con la Corte dei Conti, nel caso fossimo chiamati a fornire spiegazioni, usando gli argomenti di merito, oltre che dell’onestà, anche intellettuale, che forse manca a chi con ‘l’essere contro, sempre e a prescindere’ crede di potere sostituire la preparazione e la rettitudine”.