Come vogliamo risvegliarci? E come sostenerci in questo risveglio? Sono queste le due domande alla base della nuova edizione del Festival dei Diritti, un’iniziativa promossa da Csv Lombardia Sud che dal 1° al 12 dicembre si concretizzerà in 146 eventi organizzati da 284 enti nelle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia. Risvegli è infatti il titolo dell’edizione 2021 del festival, nel 2020 realizzato solo online a causa della pandemia, e oggi tornato finalmente in una duplice versione.
Sarà Mario Calabresi, giornalista e scrittore, a inaugurare il festival mercoledì 1° dicembre alle ore 16.30 nel corso di un incontro in streaming intitolato Risvegli – Sguardi sul mondo per credere nel futuro. Calabresi sarà intervistato da Ennio Ripamonti, psicosociologo e formatore. Ma sono tantissimi gli ospiti di un festival che vede in cartellone anche Stefano Zamagni, Danielle Madam, Nadeesha Uyangoda, Luca Mercalli, Mimmo Lucano, Giuliano Pisapia, Monica Boggioni, don Fabio Corazzina. Il programma completo, suddiviso per località, tematiche, data e modalità, è disponibile sul nuovo sito www.festivaldeidiritti.org.
L’edizione 2021 celebra diverse ricorrenze riconosciute, tra cui proprio la Giornata Internazionale dei Diritti Umani del 10 dicembre e intreccia gli obiettivi dell’Agenda 2030, il programma d’azione per lo sviluppo sostenibile che chiama a una responsabilità collettiva dal punto di vista ambientale, dell’equità e della giustizia sociale. In provincia di Cremona – Crema e Cremasco compresi – si terranno 39 eventi con la partecipazione di cento realtà. Le modalità di progettazione dell’evento vogliono essere il più possibile partecipate. Per questo, ogni anno, Csv Lombardia Sud invia a tutte le associazioni non-profit dei territori interessati una lettera nella quale si lancia un tema, chiedendo loro di proporre attività o idee. La risposta, anche quest’anno, è stata immediata e ricchissima.
“La risposta corale e fortemente motivata al Festival – spiega Luisella Lunghi, presidente di Csv Lombardia Sud (nella foto a sinistra) – non può che riempirmi di gioia e di speranza: abbiamo seminato nel corso dell’anno, con il progetto la Trama dei diritti e i seminari di Formazione di comunità, dialogo, confronto, riflessioni con le volontarie e i volontari dei nostri territori, che non smettono mai di stupirci e incantarci per la forza e la tenacia con cui mantengono i legami con le loro comunità a cui dedicano tempo, competenza, cura. La questione dei diritti deve essere sempre al centro delle nostre vite. Sono sicura che gran parte delle donne e degli uomini sapranno di nuovo accogliere, confortare e lavorare per una comunità umana dignitosa e pacifica. Per questo il Festival va oltre gli eventi, per diventare ogni volta punto di ripartenze e risvegli”.