LA MORTE DI CARLA FRACCI – Fu ospite anche del teatro San Domenico

La più grande. Divina ed eterna. Piena di amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l’entusiasmo di una ventenne. L’Italia della cultura ti sarà grata per sempre, immensa Carla Fracci”.

Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta in un tweet la morte di Carla Fracci, avvenuta questa mattina ad 84 anni.

La grande danzatrice che, per prima, ha portato il nome della danza italiana nel mondo, è stata ospite anche del teatro cremasco. Riportiamo integralmente il pezzo pubblicato sul Nuovo Torrazzo, a firma Luca Guerini, che ricorda l’intervento della Frracci in occasione di un saggio di danza dell’Accademia diretta da Denny Lodi: “Emozioni in punta di piedi – sabato sera – al teatro San Domenico. Merito de L’Accademia di Danza del bravissimo e talentuoso Denny Lodi che ha confezionato davvero una serata straordinaria. Al Gala di primavera ci sono stati tanti ospiti, ma è stata la madrina dell’evento a incantare il pubblico presente in sala: Carla Fracci.

Sì, la regina della danza italiana, ha salutato le ballerine e i ballerini prima e dopo lo spettacolo, accompagnata dal marito regista. Con la sua dolcezza la ‘signora della danza’, ha esortato i piccoli a lasciarsi guidare dai maestri, complimentandosi con Lodi per l’avventura de L’Accademia (che collabora con le scuole di danza del territorio), i risultati conseguiti e per il suo ballo a due finale. ‘Sei ancora a posto, bravissimo’, gli ha detto con affetto”.

BIOGRAFIA

Di umili origini, suo padre Luigi Fracci era alpino sergente maggiore in Russia e sua madre Rocca Santina era operaia alla Innocenti di Milano (bersaglio del Bomber Command britannico), ha una sorella Marisa Fracci, anch’essa ballerina di danza classica, formatasi presso la scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano. Con l’inizio della guerra Carla e la sua famiglia sfollarono presso la campagna di Volongo dalla nonna materna Argelide. Lì  vive un’infanzia felice circondata dalla natura, in cui si sentiva a suo agio trascorrendo le giornate in campagna e in compagnia dei cugini. Alcuni amici dei suoi genitori notarono in lei uno spiccato senso del ritmo e li convinsero a farla provare l’audizione al Teatro alla Scala. Supera l’esame perché interessati al “suo bel faccino”, ma i primi anni furono duri perché Carla sentiva nostalgia degli spazi aperti in quell’ambiente rigido a cui fu difficile abituarsi nonostante i continui rimproveri della maestra, che la considerava ricca di doti ma svogliata. Fondamentale sarà l’incontro con Margot Fonteyn che permetterà a Carla di cogliere il senso di tutto quel lavoro, iniziando a sentire il teatro come “casa”. Sin dal 1946 studia alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova ed altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo due anni diviene danzatrice solista, quindi prima ballerina nel 1958. Nel  1964 si sposa con il regista Beppe Menegatti, dal quale ha avuto un figlio, Francesco.

Tra la fine degli anni cinquanta e durante gli anni settanta danza con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è una ballerina ospite dell’American Ballet Theatre.

La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Ha danzato con vari ballerini, tra i quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle. Da Giselle danzata con Bruhn viene tratto un film nel 1969. Nel 1982, è anche protagonista di una fiction televisiva. Alla fine degli anni ottanta dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli e dal 1996 al 1997 dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona. Dal 1994 è membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1995 è presidente dell’associazione ambientalista Altritalia Ambiente e nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO.

Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Dal giugno 2009 al 2014 è stata Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze mentre è stata Ambasciatrice di Expo Milano 2015.Nel 2018 ha ricevuto il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga.

Il 19 settembre 2020 ha ricevuto il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.