La voglia di tornare in presenza, di vedersi, di incontrarsi, di esserci! Questa è la sintesi dell’esperienza che il Franco Agostino Teatro Festival ha voluto mettere in campo con i bambini della scuola Primaria di Ombriano dopo un periodo troppo lungo di assenze e lontananze. Grazie alla volontà e alla determinazione del Dirigente Scolastico Prof. Pietro Bacecchi, le operatrici del FATF Sara Passerini e Valentina Zanzi hanno incontrato per alcuni mesi i bambini delle classi terze per dare vita ad un laboratorio basato sulle loro emozioni, sui loro ricordi e sulle loro immagini. Non è stato facile farsi strada tra le interruzioni della didattica in presenza e tra le norme anticovid, ma l’entusiasmo dei ragazzi è stato determinante. Vi raccontiamo il percorso e l’esperienza che hanno vissuto i ragazzi, attraverso le parole dei protagonisti.
Sara Passerini, sono molti anni che fai laboratori con i bambini delle scuole elementari. Hai notato differenze in questa situazione così particolare? Poter lavorare insieme su un progetto dopo aver dovuto seguire la scuola da lontano li ha stimolati?
“Un operatore che entra in una classe proponendo un’attività è sempre una figura insolita che riesce a scardinare alcune dinamiche, creare nuove possibilità e offrire agli alunni una chiave diversa per muoversi tra le cose del mondo. Aver avuto la possibilità di realizzare un laboratorio in presenza nella scuola primaria di Ombriano è stato come tirare una boccata d’aria per tutti. I bambini erano entusiasti dell’attività e assolutamente ricettivi: dopo un anno passato tra dad e distanziamenti, si sono messi in gioco fin da subito lavorando singolarmente e cooperando in gruppi”.
Normalmente ti occupi di teatro, che cos’ha di particolare questo laboratorio dal punto di vista tecnico e degli obiettivi che si possono raggiungere con i bambini?
“Mi sono subito trovata in sintonia con la proposta di Valentina Zanzi, fotografa, artista e amica, di co-condurre un laboratorio di stop motion. Stop Lab è stato scelto come proposta per la scuola di Ombriano proprio per andare incontro alle esigenze di sicurezza imposte dalla pandemia: attraverso questo laboratorio era possibile lavorare creativamente su una storia e cooperare nel rispetto delle norme. Stop lab è un laboratorio artistico fortemente sperimentale: i bambini hanno lavorato su più fronti contemporaneamente e le tecniche e i linguaggi si sono mescolate con naturalezza, hanno analizzato, interiorizzato e sviluppato una fiaba ragionando sui concetti di legame, amore, prevaricazione, libertà. Hanno affinato la propria manualità nella sperimentazione di diverse tecniche artistiche, hanno scoperto il processo tecnico dell’animazione stop motion e soprattutto hanno creato un lavoro collettivo in cui la cooperazione è stata alla base di ogni lezione.”
In questo periodo nel quale tutti sono spaventati e tendono alla chiusura, è stato difficile trovare una scuola che fosse disponibile?
“La ricerca della scuola è stata affrontata dallo staff del Franco Agostino Teatro Festival, il quale ha trovato nel Dirigente Bacecchi piena disponibilità allo svolgimento del laboratorio all’interno del suo istituto e nella Maestra Augusta Forti un grande entusiasmo e collaborazione per la realizzazione dello stesso nelle sue classi terze. Un’attività non finisce mai al termine dell’ora di lezione ma ha bisogno di essere coltivata, portata avanti, ridiscussa. Da questo punto di vista ci riteniamo fortunatissime nell’aver trovato sulla nostra strada la maestra Augusta Forti, la quale ha sempre trovato il tempo di rielaborare e di dialogare con i bambini in merito al progetto.”
Anche la maestra Augusta Forti è entusiasta della proposta di Sara e Valentina: “Lavorare in presenza ad un progetto nuovo e creativo come quello proposto è stato rigenerante. C’era assoluto bisogno di lavorare attivamente e concretamente a qualcosa che andasse oltre la solita modalità didattica. La situazione, anche se particolare, è stata gestita al meglio, nonostante lo stop dato dal periodo critico, il lavoro è ripreso con grande naturalezza, come se fosse ormai parte integrante delle attività. Sara e Valentina hanno saputo adattare il laboratorio alle capacità dei bambini, il continuo confronto ci ha poi permesso di integrare il progetto con i bisogni dei bambini. Ogni momento dell’attività è stato proficuo, tanto che il desiderio rimasto è proprio quello di poter proseguire ed approfondire la collaborazione.”
Un immenso ringraziamento va anche alla Dirigenza della scuola che ha creduto fin da subito in questa possibilità di ripresa.
“La partecipazione delle classi terze della Scuola Primaria di Ombriano al progetto di Stop motion realizzato con il Franco Agostino Teatro Festival mi riempie di soddisfazione per la bontà in sé dell’iniziativa, per la bravura dei bambini e delle operatrici, per il senso di rinascita che scaturisce da questa parziale ripresa di normalità. – ci racconta il Preside Bacecchi – Mi tornano alla mente le parole di Seneca: “Anche se la paura avrà più argomenti, tu scegli comunque la speranza”. Il percorso artistico ed educativo intrapreso dai ragazzi, dalle insegnanti, che ringrazio, e dal FATF con la sua consueta capacità interpretativa dei tempi che viviamo, ci ridona la fiducia nel futuro, perchè davvero ha ragione Don Mazzi nel suo ultimo libro quando ci spiega che “la speranza è una bambina ostinata”. Proprio come noi.”
Il progetto vedrà la sua restituzione finale attraverso la proiezione del video prodotto durante il laboratorio. La modalità con cui i bambini e le loro famiglie potranno vedere il risultato del loro lavoro verrà individuata nel dettaglio in osservanza delle normative anticovid, con la grande speranza di poter programmare una serata in presenza nel chiostro del Museo Civico attorno alla metà del mese di giugno.