Giornata delle vocazioni in questa quarta domenica di Pasqua nella quale leggiamo il Vangelo del Buon Pastore. Il tema: “La santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due”.
Questa sera, alle ore 20.30, nella chiesa parrocchiale di Sergnano il vescovo Daniele ha presieduto la veglia di preghiera appunto per le vocazioni, strutturata con letture bibliche, testi di Papa Francesco e brani dei messaggi per la giornata vocazionale.
Il Primo momento si è sviluppato sul tema: “La sorpresa di un incontro”. Illustrato dalla lettura del Vangelo della chiamata di Simone e Andrea, di Giacomo e Giovanni, commentato da alcuni brani del messaggio di una precedente giornata per le vocazioni.
Molti i giovani presenti e significativo il coro parrocchiale che ha condotto i canti.
Nel secondo momento, “Uscire da se stessi”, il Vangelo ha proposto l’amore di Dio e del prossimo con tutto il cuore, anima di ogni vocazione che richiede sempre di uscire da sé.
Il terzo momento ha affrontato il tema della giornata di oggi: “A due a due”, spiegato dal Vangelo di Giovanni dove Gesù ha pregato perché i suoi discepoli fossero “una cosa sola”.
Ne ha parlato il vescovo Daniele: la vocazione è sempre una con-vocazione, significato greco della parola Chiesa.
È il Signore che ci chiama e ci riunisce, ci invita a radunarci intorno a Gesù morto e risorto. Per questo la Chiesa ha bisogno di mettersi in ascolto di questa chiamata: il Signore continuamente la rinnova e il momento più importante è la chiamata all’Eucarestia.
Gesù ci convoca e ci invia a testimoniare il Vangelo. Dentro questa convocazione trova spazio ogni singola vocazione. Gesù sa comprendere ogni persona e chiama ciascuno dentro la sua storia personale. E il vescovo ha invitato tutti a chiedersi quale è la propria vocazione all’interno della grande chiamata della Chiesa.
Dopo la lettura di alcuni brani della Evangelii Gaudium di papa Francesco, la testimonianza di due sposi della parrocchia di Sergnano, Paola e Filippo.
Hanno raccontato il loro percorso, in parrocchia e nella vita di coppia, nella vicinanza ai bisognosi, nel servizio civile, nelle esperienze in Bosnia e Albania. Hanno ricordato il loro incontro con don Oreste Benzi che ha aperto i loro cuori ai poveri. “Il nostro matrimonio – hanno detto – è stata una vocazione e anche l’aprire la nostra famiglia alle persone che avevano bisogno di un aiuto per ripartire.”
La veglia s’è conclusa con una preghiera trinitaria e la benedizione del Vescovo.
Al termine il ringraziamento di don Angelo Pedrini, responsabile della commissione diocesana per le vocazioni, e l’inno per le vocazioni.
–