Crema – Derubate dalla badante, la Polizia incastra un 58enne di Bagnolo Cremasco

Il vicequestore della Polizia di Stato di Crema, Bruno Pagani, riconsegna alla 81enne cremasca quanto le era stato rubato

Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Crema ha deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona, una donna italiana di 58 anni, originaria di Bagnolo Cremasco ma residente a Crema, indagandola in stato di libertà per il reato di furto pluriaggravato. L’infedele badante avrebbe rubato monili e preziosi a casa delle due sorelle alle quali da tempo prestava assistenza.

“La vicenda – spiega il vicequestore Bruno Pagani – ha avuto inizio con la denuncia presentata al Commissariato la scorsa settimana da una signora di anni 81, domiciliata nel Cremasco, la quale riferiva di essersi accorta della mancanza di alcuni oggetti preziosi di rilevante valore appartenenti a lei e alla sorella di 85 anni. La denunciante ha fornito una meticolosa descrizione e fedele riproduzione fotografica dei monili asportati, del valore complessivo di circa 15.000 euro. Preziosi che le due donne tenevano nella loro”.

Visto il contesto familiare ristretto nel quale si è verificato l’episodio, i poliziotti hanno subito ristretto il cerchio delle investigazioni sulla badante che, alla verifica in banca dati, risultava avere precedenti per reati contro il patrimonio. Sono scattati così servizi di pedinamento e osservazione a carico della donna, rivolti anche a gioiellerie e negozi operanti nel settore del commercio di oro e preziosi.

“A seguito di questa attività sono stati acquisiti importanti elementi per dimostrare la responsabilità della badante nel furto degli oggetti che sono stati recuperati in due negozi cosiddetti ‘compro oro’ di Crema. È doveroso precisare che i titolari degli esercizi commerciali, ignari della provenienza illecita dei monili, avevano ottemperato pienamente a quanto disposto dalla normativa di settore in merito alla registrazione delle operazioni di acquisto dei beni e hanno fattivamente collaborato con i nostri uffici fornendo ogni utile notizia”.

Tutto quanto trafugato è stato riconsegnato alla denunciante mentre la 58enne bagnolese “è stata indagata per il reato di furto, aggravato dal fatto di aver approfittato del rapporto fiduciario originato dalle relazioni domestiche esistenti con le vittime e dalla minorata difesa desunta dall’età avanzata delle persone offese. Sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare l’esistenza di situazioni analoghe presso precedenti datori di lavoro dell’indagata”.