PIANO ENERGETICO PROVINCIALE – “Cremona si fermi e sia avviato un Tavolo Territoriale”

In un documento, firmato da 38 sindaci della provincia, sia cremaschi sia cremonesi, chiedono di bloccare l’iter avviato e di essere coinvolti nella stesura del Piano Energetico Ambientale avviato dal Comune di Cremona con Lgh, Aem e Padania Acque. I primi cittadini hanno scritto al sindaco del capoluogo Gianluca Galimberti, al presidente della Provincia Mirko Signoroni, all’ad di Lgh Claudio Sanna, al presidente di Aem Cremona Massimo Siboni, al presidente di Padania Acque Claudio Bodini e all’ad della stessa società Alessandro Lanfranchi. Obiettivo è lavorare insieme, uniti, nessuno escluso, per condividere e realizzare un Piano Energetico Ambientale. 

Gli amministratori chiedono al sindaco di Cremona “di sospendere temporaneamente l’iter avviato autonomamente al fine di identificare le linee strategiche per la generazione a Cremona di un nuovo ciclo energetico ambientale”. Al presidente Signoroni di promuovere la convocazione, così come già messo in atto per altre tematiche di rilevante interesse provinciale, di un Tavolo Territoriale all’interno del Tavolo della Competitività (Tavolo Infrastrutture o specifico Tavolo Energetico Ambientale), coinvolgendo tutti i portatori d’interesse a livello provinciale e regionale, al fine di identificare le linee strategiche per la generazione di un nuovo Piano Energetico Ambientale provinciale. La premessa del documento è la “sorpresa” – com’è definita – d’aver appreso dai media locali, la notizia che il Comune di Cremona, Linea Group Holding spa, Aem Cremona spa e Padania Acque spa hanno avviato un tavolo di concertazione territoriale volto a identificare le linee strategiche per la generazione solo a Cremona di un nuovo ciclo energetico ambientale, sintetizzata nel Memorandum di recente pubblicazione. 

Grave il mancato coinvolgimento

Senza, dunque, il coinvolgimento di tutti gli altri Comuni. Un errore “considerato che, in qualità di amministratori pubblici, abbiamo sempre prestato la massima attenzione alle tematiche legate al futuro energetico e ambientale del nostro territorio, con l’obiettivo di coniugare lo sviluppo economico, la qualità dell’ambiente e la salute dei nostri cittadini”.  Ancor più grave, per i sindaci, è che in questa iniziativa, “non solo non sono stati coinvolti gli enti locali della provincia, ma nemmeno l’ente provinciale stesso e i due Comuni capocomprensorio, Crema e Casalmaggiore”. 

I sindaci cremaschi che hanno firmato il documento

Per il Cremasco hanno sottoscritto il documento con i colleghi cremonesi: Roberto Moreni di Casaletto di Sopra, Giorgio Sonzogni di Castel Gabbiano, Matteo Guerini Rocco di Credera Rubbiano, Giuseppe Piacentini di Fiesco, Luigi Tolasi di Izano, Elena Festari di Madignano, Gianno Rossoni di Offanengo, Aries Bonazza di Ripalta Cremasca, Attilio Polla di Romanengo, Nicola Marani di Salvirola, Gabriele Gallina di Soncino e Mariella Marcarini di Trigolo.