STAZIONE E BICILETTE – Un ciclista: “Manca tettoia gratuita per ricoverarle”. Replica Bergamaschi

La velostazione presso la stazione ferroviaria

“Sono uno di quei poveri ciclisti che la mattina va in stazione presto e lascia la bicicletta per poi prendere il pullman. Fino a prima dei lavori le due ruote avevano almeno un tettuccio che le riparava dall’acqua o, comunque, dalle intemperie. Adesso è stata realizzata la Velostazione, con un deposito a pagamento o con le biciclette a noleggio. Ma le nostre povere biciclette rimangono e rimarranno sotto il cielo. Trovo che questa cosa non sia corretta perché con tale modalità si obbliga, in un certo senso, il ciclista a noleggiare le biciclette o a pagare per poterle tenere al coperto”.  La segnalazione arriva da un cittadino.
Vero è che è possibile parcheggiare la propria bicicletta privata all’interno della velostazione, ma tecnicamente la sua rilevazione è corretta. In sede di presentazione del progetto – a precisa domanda – era stato chiarito che il deposito per le biciclette dei privati costa 14 euro mensili (Iva inclusa) o 52 euro all’anno.
“Le vecchie pensiline sono state rimosse per fare spazio alla moderna velostazione, che è un’infrastruttura sempre più incentivata, a cominciare da quei Paesi o Regioni che solitamente danno il buon esempio, adottando le cosiddette buone pratiche. La velostazione garantisce un ricovero sicuro della propria bicicletta, contrastando il fenomeno, purtroppo diffuso, dei furti. L’amministrazione potrà un domani rivalutare le politiche tariffarie, eventualmente, ma rimane convinta dell’opportunità di incentivare i ciclisti a utilizzare questa infrastruttura”, la replica dell’assessore Fabio Bergamaschi.