L’interpellanza di Antonio Agazzi, capogruppo di FI – lo scorso lunedì – verteva sul rafforzamento della Fondazione Teatro San Domenico. “Mi sono chiesto se sia in corso un progressivo indebolimento della Fondazione, con lo sfilarsi dalla stessa della Provincia e della Camera di Commercio di Cremona, ma anche di Coop Lombardia. In tal caso ciò mi ha stupito, non avrei mai pensato sarebbe accaduto nel corso di un’amministrazione di centrosinistra”, ha sostenuto il forzista. Da qui il desiderio di capire se sia in atto una strategia per rafforzare il San Domenico.
Risposta affidata al sindaco Stefania Bonaldi
“Questo Consiglio esprime tre consiglieri nel Cda della Fondazione e tutti sono a disposizione per rispondere alle domande”, ha esordito. Respinta l’accusa di un certo immobilismo nell’organizzazione delle attività in questo “triste” periodo per i teatri e la cultura in generale. Anzi il primo cittadino ha ricordato come a giugno sia ripresa la didattica del “Folcioni” e come da gennaio si stesse lavorando per una stagione, ora congelata. Il 3 novembre il Cda avrebbe, infine, presentato le linee per il rilancio della stagione, assemblea annullata; “ma la programmazione continua, sperando in tempi migliori. Diverse sono le iniziative andate in scena, anche con grande partecipazione. Molte di queste si sono rese possibili grazie a contributi della Fondazione Comunitaria”. Per il 5 dicembre sarebbe poi in calendario una mostra finanziata dalla Regione, anch’essa in stand-by. Bonaldi ha spiegato che l’ingresso di Fondazione Comunitaria della Provincia tra i soci “non è praticabile, avendo scelto di sostenete il Teatro Ponchielli, unica fondazione teatrale riconosciuta, idem per Fondazione Banca del Monte, ma c’è la disponibilità, a fronte di progettualità precise, di intervenire attraverso bandi. Merita, invece, attenzione l’uscita di Coop Lombardia in un momento difficile”. Il presidente Strada, in ogni modo, si starebbe adoperando per rinforzare la compagine sociale, mentre il Cda sta lavorando alle modifiche statutarie per la legge per il Terzo Settore.
“Sono insoddisfatto della risposta: è evidente che non mi sono rapportato a presidente e consiglieri del CdA perché, a mio parere, è il sindaco a dover dare un contributo al CdA per il rafforzamento strutturale della compagine dei soci sostenitori della Fondazione San Domenico. Fondazione Comunitaria ha come soci di riferimento importanti i Comuni di Cremona e Crema, le diocesi di Cremona e Crema… non dimentichiamolo – ha argomentato Agazzi –. Forse l’uscita di Coop Lombardia parte dal disappunto del gruppo per una serie di supermercati sorti in zona Ipercoop. Può essere una ragione che ha un suo fondamento, riflettiamoci. In ogni caso è doveroso da parte del sindaco aiutare la crescita della Fondazione, per il suo ruolo, altrimenti il rischio vero è che il nostro teatro diventi una sala di piccolo livello. Va evitato il pendolarismo verso altri teatri. Dobbiamo provare a coinvolgere realtà importanti tra i sostenitori”.