Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 1906-Bascapè, 27 ottobre 1962) è stato ricordato dall’Associazione Nazionale Pionieri e veterani Eni di Crema nella giornata dei martedì, in occasione del 58° anniversario di morte dell’imprenditore.
Una corona d’alloro è stata deposta sotto la targa collocata nel 2015 all’ingresso del parco pubblico di Viale Santa Maria nel quartiere omonimo. Nessuna cerimonia per rispettare le regole anti-contagio. Partigiano, politico e dirigente pubblico, figlio del brigadiere dei carabinieri Antonio Mattei, fondò una piccola azienda chimica. Durante la Seconda Guerra Mondiale prese parte alla Resistenza, divenendone figura di primo piano e rappresentandone la componente “bianca” in seno al Clnai. Nel 1945 fu nominato commissario liquidatore dell’Agip. Disattendendo il mandato, ne fece una multinazionale del petrolio, protagonista del miracolo economico postbellico. Mattei fece dell’Eni anche un centro d’influenza politica, attraverso la proprietà di media quali il quotidiano Il Giorno e finanziamenti ai partiti. Morì nel 1962 nel “noto incidente” occorso al suo aereo personale, nei pressi di Bascapè.