PONTE VIA CADORNA – Nuova interrogazione dei Cinque Stelle cremaschi

Ponte Cadorna

Nuova interrogazione, stavolta sul ponte di via Cadorna, per Manuel Draghetti, giovane consigliere cremasco dei Cinque Stelle. Diverse le domande per il sindaco Stefania Bonaldi e l’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Bergamaschi. “Qual è la situazione per una risoluzione strutturale del problema?”, chiede in apertura di documento il grillino.

In data 22 luglio 2020 l’assessore Cinzia Fontana, rispondendo a una richiesta del sottoscritto, affermava che ‘sui tempi di progettazione per il ponte di via Cadorna, informo che il disciplinare di incarico prevede un tempo di 90 giorni per il progetto esecutivo dall’affidamento dell’incarico, intervenuto in data 6 luglio’”. A questo proposito sono stati stanziati 51.000 euro circa. Bene, i novanta giorni sono scaduti. “La risposta al nostro quesito è stata fornita dall’assessore al Bilancio e all’Urbanistica in quanto, durante la Commissione Bilancio, era assente, come quasi sempre accade, l’assessore di riferimento ai Lavori Pubblici Bergamaschi, nonostante molti capitoli del Bilancio siano riferiti ad attività del suo assessorato”. 

Per il Movimento Cinque Stelle il disagio derivante dalla situazione attuale è “tangibile” per i cittadini cremaschi: presenza dei dossi; impossibilità di passaggio delle autoambulanze e dei mezzi più alti e più pesanti, con disagio soprattutto per chi ha una propria attività; necessità di mantenere una distanza di 15 metri tra due autoveicoli sull’infrastruttura; impossibilità di sostare sulla passerella ciclopedonale. Ciò perché “i tempi per la diagnosi dello stato di salute del ponte sono stati fortemente dilatati”, afferma Draghetti. “A fronte delle dichiarazioni dell’assessore Fontana citate in premessa – essendo quel tempo ormai scaduto – è disponibile il progetto esecutivo ai fini di una risoluzione strutturale e non provvisoria, come è quella attuale, della viabilità sul ponte di via Cadorna?, chiedono i grillini Se sì ne vorrebbero una copia per approfondire la questione.  Draghetti e compagni – e con loro anche diversi cittadini – desiderano anche conoscere se e come l’amministrazione comunale verifichi il rispetto delle regole per l’attraversamento del ponte, con particolare riferimento alla distanza di 15 metri tra due autoveicoli.