FRANCO AGOSTINO TEATRO FESTIVAL – Premiati i vincitori del concorso di scrittura

Lunedì sera si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso letterario promosso dal Franco Agostino Teatro Festival per l’anno scolastico 2019/20. l’appuntamento, rinviato causa Coviud, si è svolto al teatro San Domenico, è stato inserito nel calenbdario de I Mondi di Carta (la sinergia tra le realtà culturali della città funziona!) e ha visto l’intervento di Ben Pastor, la scrittrice italiana ‘adottata’ dagli usa. Questi i nomi dei bravi vincitori: categoria under 14, vincitrice Silvia Cimato (Scuole secondarie di 1° grado Vailati ) con lo sctitto Una mela perfetta. Questa la motivazipone: “Con dialoghi frizzanti, e una narrazione attenta e diretta, il testo riesce in modo originale e convincente ad invitare alla solidarietà. In tempi di dilagante omologazione del pensiero e rinuncia all’approfondimento critico, si distingue particolarmente la scelta di una protagonista “al negativo”, che – come l’Alice di Lewis Carroll – apprende la lezione affacciandosi allo specchio onirico-psicologico della propria coscienza. Al secondo posto si sono classificate ex aequo Beatrice Brambillaschi (Scuole secondarie di 1° grado Vailati) con Astronauta rom sulla luna  (Un pezzo ben scritto, che ribaltando attraverso il dialogo i facili stereotipi che circondano il fenomeno del nomadismo in Italia, dimostra di sapersi guardare dalle trappole della retorica, evitando così ogni banalizzazione tematica e narrativa) e  Paola Allori con Empatia (Scuole secondarie di 1° grado Vailati) (Una gradevole confessione giovanile, nella quale, con grande sincerità, i luoghi comuni della piccola e grande fatica di vivere, e dell’amore come riscatto, vengono messi al servizio di una presa di coscienza individuale). 

Al terzo posto è giunto Alessandro Cardinali (Scuola Secondaria di 1° grao di Dovera) con il racconto Due amici diversi (Una storia situata in un altrove – un orfanotrofio russo– , nel quale si agitano e si combinano le insicurezze di due giovani diversi fra loro. Sarà proprio la rivelazione di una condivisa fragilità emotiva che permetterà loro di affrontare il mondo. Un modo inconsueto e convincente di raccontare il disagio di crescere).

Nella categoria Scrittori in erba hanno vinto Alessandro Acerbi (Iis G. Galilei, liceo scientifico delle scienze applicate) con Forti come una scossa (Un racconto che sta a riprova di come si possano presentare ai lettori la diversità e la solidarietà – fra generi, regioni, generazioni…–  in modo dialogante e non banale, tenero e discreto, lodevolmente libero da tentazioni predicatorie e stereotipi massmediatici. Originale e pregevole la caratterizzazione dei giovani amici epistolari come “diario segreto” l’uno dell’altra)

Secondo posto ex aequo per Valentina Gaia Lorelai Brigo (Liceo Racchetti da Vinci, linguistico) con Confidenze fra amici (Un garbato testo che ricorda i giovanissimi protagonisti del film “The Breakfast Club”. Mettere a confronto le proprie difficoltà li porta a scoprire che la forza risiede proprio in ciò che condividono: la fragilità e il bisogno di essere accettati dagli altri) e Giorgio Perissinotto (Iis G. Galilei, liceo scientifico delle scienze applicate) con Una mano tesa nel buio (Questo diario di un migrante africano è la drammatica cronaca di un viaggio che porta da un luogo in cui non tutti sono solidali a un luogo in cui non si sa se si otterrà solidarietà. L’apparentemente piccolo gesto di una mano tesa può riaccendere la speranza, e ribattere al pessimismo della ragione con l’ottimismo della volontà).