FONDAZIONE SAN DOMENICO – “Da rafforzare”, ne è convinto Agazzi (FI), che interpella il sindaco

Capogruppo di FI

Stavolta per Forza Italia – dopo la corrispondenza del collega Simone Beretta col segretario comunale sull’ecomostro di San Carlo – a prendere carta e penna è stato il capogruppo Antonio Agazzi. Il quale nei giorni scorsi ha scritto al sindaco Stefania Bonaldi e al presidente del Consiglio comunale Gianluca Giossi.

“Non so se sia solo una mia impressione o se sussistano reali criticità; ho notato, tuttavia, che, dopo il periodo di forzata inazione dovuta alle restrizioni connesse con l’emergenza sanitaria, il Teatro San Domenico – diversamente da analoghi teatri di altre città – pare in ritardo nel proporre iniziative di ripresa e di rinnovata, pur cauta, coesione sociale, compito cui la cultura, notoriamente, assolve in modo egregio”, esordisce Agazzi. La riflessione poi s’allarga e meglio si comprende il punto di vista dello scrivente. “Mi sono chiesto se ciò vada in qualche modo considerato il frutto amaro di un progressivo indebolimento della Fondazione San Domenico di cui siamo stati spettatori, con lo sfilarsi dalla stessa della Provincia e della Camera di Commercio di Cremona, oltre che con qualche titubanza e difficoltà a garantire continuità di impegno fatta trapelare, in alcuni momenti, da storici soci fondatori”, prosegue.

Il consigliere di Forza Italia si dice colpito dal fatto che la Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona – costituita, a suo tempo, su iniziativa di Fondazione Cariplo, coinvolgendo i Comuni e le Diocesi di Cremona e Crema, quindi avente dimensione provinciale – sia entrata come ‘socio emerito’ nella Fondazione Ponchielli  “assicurando un contributo di 70.000 euro nell’arco di tre anni e non abbia, almeno per ora, concretizzato un impegno similare limitatamente alla Fondazione Teatro San Domenico di Crema”. 

Al sindaco Bonaldi, il forzista chiede di farsi interprete di un’opera di sensibilizzazione nei confronti del presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, mentre al rappresentante nominato dal sindaco in seno alla medesima – Vera Tagliaferri – di relazionarsi anche con il componente espresso dalla Diocesi, monsignor Ersilio Oliari. Discorso analogo, sempre per Agazzi,  andrebbe sviluppato anche in riferimento alla Fondazione della Banca del Monte di Lombardia, “in seno al cui Comitato di indirizzo il Comune di Crema è attualmente rappresentato da Elisabetta Rotta Gentile, ovviamente sempre di sua nomina (del sindaco, ndr). E, ancora, si dovrebbe esperire un lavoro finalizzato al coinvolgimento, nel ruolo di ‘soci sostenitori’ della Fondazione San Domenico, di ulteriori banche di interesse locale, di importanti aziende del territorio, di benemeriti sodalizi, magari pure dell’Azienda Speciale Farmacie Comunali, sulla falsariga di quanto realizzato a Cremona”.

Tutto ciò premesso, il consigliere azzurro nel prossimo Consiglio comunale utile, che dovrebbe essere finalmente in presenza in Sala degli Ostaggi, intende chiedere a Bonaldi se abbia in atto o meno un fattivo interessamento finalizzato ad aiutare il rafforzamento della Fondazione Teatro San Domenico. In caso affermativo, poi, se i contatti eventualmente attivati abbiano sortito qualche “benefico effetto”, da poter riferire al Consiglio Comunale nella sua interezza.