Acque agitate in piscina, dopo l’annuncio dell’accordo trovato con il gestore per la riapertura. “Pensiamo che il Comune abbia ceduto al ricatto di Sport Management”, afferma a chiare lettere Andrea Agazzi (Lega). “L’amministrazione non era preparata a questo, ma dai gestori dei nostri servizi ci si può aspettare di tutto…”. La prima cosa che balza all’occhio al leghista è che il “SM gestisce 45 impianti in tutta Italia, per circa 120.00 abbonati (più gli ingressi singoli), con un fatturato da 30 milioni circa. Detto questo ha bisogno di 35.000 euro dal nostro Comune per pagare le utenze? Mi sembra incredibile”.
Agazzi ricorda che nei quattro anni precedenti il gestore “ha messo nero su bianco d’aver guadagnato dalla gestione dell’impianto 1.400.000 euro”. Di qui le sue ulteriori considerazioni e domande. La prima. “Sport Management è già inadempiente e il Comune l’ha sanzionato per le opere non fatte, sono stato minacciato di querela per aver sollevato dubbi sulla gestione, è un concessionario che non fornisce dati su salute e sicurezza degli utenti, non ha mai acconsentito all’audizione richiesta alla dirigenza. Cosa dobbiamo aspettarci d’altro?”. Il consigliere è polemico anche per il non coinvolgimento. “Avessimo potuto dare un suggerimento alla Giunta, avremmo innanzitutto detto di chiarire al gestore che la colpa del Covid non è certo del Comune e gli strumenti da impiegare per ripartire sono garantiti da Regione e Governo. Se non bastano tali strumenti, il Comune dovrebbe rescindere il contratto, sono loro in torto non noi! Il Comune avrebbe poi potuto concedere una proroga, magari di un anno, mentre predisponeva un nuovo bando per riaffidare la gestione”. Non mancano altre domande. “Se il Comune concede 35.000 euro e 150.000 di liquidità in questo caso, cosa dirà alle tantissime società sportive cittadino in difficoltà dopo l’emergenza? Ci saranno così tante risorse anche per loro? Ma questi gestori che entro novembre devono garantire da convenzione una serie di nuovi interventi, come faranno a realizzarli se già oggi chiedono sostegno?”, chiede il capogruppo della Lega.
Critico anche Emanuele Coti Zelati de La Sinistra. “Si è appreso (attraverso un messaggino WhatsApp: ieri si è tenuta una Commissione Bilancio e non è stato fatto cenno alla cosa!) che il sindaco ha deciso di concedere a Sport Management un ‘contributo’ di 150.000 euro e di 35.000 euro per il costo utenze, questo perché il gestore avrebbe un problema di liquidità (ma questa società, a detta proprio della Bonaldi, ‘fa begli utili’). Dopo una settimana di trattative la Giunta ha quindi deciso, di fatto, di fare da banca al gestore. È davvero difficile non interrogarsi su questo fatto: una titolare di P. IVA può andare in banca e sperare (con molte difficoltà) di ottenere un prestito da 25.000 euro, cosa che invece non fa una società del genere. Si provvederà forse a dare un contributo analogo, per esempio, agli ambulanti del mercato?”, domanda sibillino il consigliere fuoriuscito dalla maggioranza. “Siamo al paradosso per cui l’istituzione pubblica comunale garantisce il business che un privato fa attraverso una proprietà pubblica. Inoltre uno degli effetti di questa operazione è quella di legare sempre di più il Comune a Sport Management per cui sarà sempre più difficile rescindere il contratto qualora la società continuasse a non operare al meglio, cosa che invece è stata fatta in altri Comuni”. Resta poi il nodo dei rinnovi contrattuali dei dipendenti che erano passati in SM: “Quali garanzie sono state pensate per loro?”. Infine, “questa società deve fare (come da convenzione) importanti investimenti sulla struttura, ben più onerosi di 150.000 euro: davvero potrà provvedervi?”.
A ruota le reazioni dei Cinque Stelle. “Tutto ciò è inaccettabile, oltre che offensivo per l’istituzione che questa Giunta amministra pro tempore! Non è immaginabile che un’istituzione pubblica si possa piegare di fronte a tali richieste di aiuto economico, da parte di una società che ha ridotto il centro natatorio cittadino in condizioni pessime in questi anni, non ottemperando per tempo a una serie di interventi strutturali importanti. Essere costretti a dover concedere aiuti così cospicui a Sport Management, pena la non riapertura della piscina durante l’estate 2020, è il risultato delle politiche cieche e oltremodo tardive che caratterizzano questa amministrazione, di cui la piscina è solo uno dei tanti esempi”, dichiarano Manuel Draghetti e soci.
“La politica non deve ridursi a operare scelte sotto scacco di privati, che minacciano la chiusura del centro natatorio come alternativa alla negazione di aiuti finanziari così importanti. Dispiace, inoltre, che non vi sia stato un minimo di coinvolgimento, o almeno di aggiornamento su come proseguiva il confronto tra Comune e Sport Management, delle altre forze politiche consigliari, nonostante il dossier sul centro natatorio fosse all’attenzione del Consiglio comunale, tutto, da molto tempo”. Per i pentastellati, “il sindaco Bonaldi avrebbe dovuto mantenere la schiena dritta di fronte alle pretese di una società privata. Invece ha preferito trincerarsi in solitudine, lei e la sua maggioranza, senza coinvolgere minimamente la città, cedendo in maniera plateale alle richieste di una società privata milionaria”. Alle 18 la conferenza stampa del forzista Simone Beretta.