Casaletto Vaprio – Chiesa Vecchia in corsa per ‘I luoghi del cuore’ FAI

Interno della Chiesa Vecchia

La delegazione del Fai di Crema ha di recente presentato il censimento nazionale per ‘I Luoghi del Cuore’, progetto realizzato grazie all’impegno di tante persone, capaci di coinvolgere le comunità locali per promuovere e valorizzare i luoghi che hanno… a cuore. L’Italia è ricca di posti unici che testimoniano e raccontano la storia del nostro Belpaese.
Con il censimento ‘I Luoghi del Cuore’, il Fondo Ambiente Italiano, fondazione non-profit, in sinergia con Intesa SanPaolo, chiede a tutti i cittadini italiani di segnalare e votare i luoghi che amano, che li hanno emozionati, che ricordano, per contribuire a ‘salvarli’. Dopo il censimento, nei primi mesi dell’anno prossimo avverrà una selezione dei progetti promossi dai territori, favorendo le iniziative che hanno raggiunto una soglia minima di 2.000 voti.
Tra i luoghi candidati figura anche la ‘Chiesa Vecchia’ di Casaletto Vaprio, con il suo progetto riguardante gli antichi affreschi barbelliani, l’anno scorso tornati in possesso del Comune.
Come noto, l’ex chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire, edificio risalente nella sua struttura attuale al XV secolo, è oggi utilizzata come sala polifunzionale. Fino al 1946 ha conservato sulle pareti un ciclo d’affreschi dedicato alla Vita di San Giorgio Martire e Santi, realizzati nel 1642 dal campione della pittura secentesca di ‘casa nostra’, Gian Giacomo Barbelli. Nel 1946 le pitture murali sono state strappate per preservarle: avvenne quando la chiesa che li ospitava venne sconsacrata in considerazione del fatto che una nuova e più grande chiesa le venne costruita di fianco, quella attuale. Messi in vendita, gli affreschi furono acquistati da un collezionista privato, la famiglia Stramezzi.
Negli anni Ottanta del Novecento la proprietà della ‘Chiesa Vecchia’ è passata al Comune casalettese, che ha avviato una serie di restauri, necessari dopo anni di abbandono dell’edificio. Recuperati cornici e stucchi, così come gli affreschi superstiti e i lacerti del ciclo pittorico barbelliano, nel 2019, con una grande operazione, il Comune ha acquisito gli affreschi strappati, che un tempo decoravano l’ex chiesa: sedici dipinti del noto pittore del Seicento cremasco.
Ricordiamo che lo strappo degli affreschi venne eseguito a regola d’arte dal restauratore Laini di Crema e il ciclo pittorico venne ceduto dalla parrocchia all’ingegner Paolo Stramezzi, collezionista attento e appassionato che lo acquisì al suo patrimonio e lo collocò presso Villa Perletta, posizionandolo in una chiesina costruita ad hoc e che riprendeva la forma di quella originaria di Casaletto. Oggi, 73 anni dopo quell’evento, una trattativa portata avanti dall’amministrazione comunale guidata da Ilaria Dioli, con il contributo e la collaborazione della dottoressa Marina Stramezzi, nipote del collezionista, consentirà al bellissimo ciclo pittorico di tornare nella sua originaria collocazione. Il restauro è in corso da parte del Laboratorio di restauro dell’arch. Paolo Mariani.