Sarà un anniversario insolito, con una partecipazione a distanza della comunità alle celebrazioni per il 509° anniversario delle apparizioni della Beata Vergine alla pia donna Domenica Zanenga. Lunedì 11 maggio Castelleone, da oltre cinquecento anni, si ferma per ricordare i giorni in cui la Madonna si stagliò alta nel cielo nel luogo in cui oggi sorge il Santuario a lei dedicato.
La città, a causa dell’emergenza sanitaria, ferma lo è da un po’. Purtroppo lunedì non ci saranno i consueti momenti di festa con la fiera e i picnic sui prati che circondano la sacra costruzione. Ci saranno però le celebrazioni che, mai come quest’anno, assumono, anche se vissute a distanza grazie alla tecnologia, un significato importante. Castelleone ha perso tante vite in questo lungo periodo di pandemia. Le Messe di domani e lunedì, celebrate dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni, saranno un ulteriore affidamento alla Madonna, oltre a quello che della nazione ha fatto la Cei al Santuario di Caravaggio, dell’intero borgo, della sua gente provata dal dolore e delle sue sofferenze.
Domani, domenica 10 maggio, alle ore 11 celebrazione eucaristica alla Beata Vergine della Misericordia presieduta da sua eccellenza monsignor Napolioni trasmessa da Studio 1 Tv. Lunedì, primo giorno delle apparizioni, Messa sempre alle 11 e sempre alla presenza del vescovo Antonio; in questo caso la celebrazione sarà trasmessa sul portale diocesano, dal canale Facebook della diocesi e dal canale YouTube della chiesa cremonese.
Lontani ma vicini, in preghiera attraverso i teleschermi per vivere insieme questo momento che per Castelleone ha da sempre uno straordinario significato. È spirito di appartenenza a una comunità che si identifica nell’adorazione della Vergine. In un legame che è custodito nei mattoni rossi di un santuario, luogo di raccoglimento e preghiera, ma anche casa che offre riparo nei momenti più cupi e difficili. Questo è uno di quelli. Per questa ragione l’anniversario 2020 è atteso come momento per ripartire dalla preghiera e con la preghiera.