VAILATE – Al tempo del Coronavirus, il pellegrinaggio al santuario Santa Maria del Fonte senza la comunità. Presenti solo alcuni rappresentanti

Oggi è il secondo lunedì dopo Pasqua e ciò significa che per i vailatesi, tutti uniti, bambini e adulti, sia il giorno dell’annuale pellegrinaggio parrocchiale al santuario Santa Maria del Fonte a Caravaggio. Dal 1945, ben 75 anni, la tradizione non si è mai ininterrotta… fino a oggi. A causa di Covid-19, che ovunque sta portando molta sofferenza, l’appuntamento è stato annullato. Tuttavia sono stati proposti tre momenti per colmare, allo stesso tempo “onorare”, la festa. Alle celebrazioni ovviamente vi hanno preso parte solo alcuni rappresentanti della comunità, in primis il sindaco Paolo Palladini.
“Un evento religioso così sentito da travalicare il mero significato legato alla fede cristiana per entrare nella tradizione civile, più forte e sentita, del nostro borgo. Purtroppo l’emergenza che stiamo vivendo impedisce di unirci in processione. Non deve mancare in ciascuno di noi quello spirito di fede, gioia e convivialità che ha sempre contraddistinto questa giornata nella speranza di poter recuperare nell’autunno questo appuntamento.” aveva scritto nelle ore precedenti il primo cittadino, invitando tutti a seguire la santa Messa celebrata da don Natalino presso la basilica e trasmessa via streaming sul portale del Santuario.

Fermo immagine della celebrazione

LA SANTA MESSA E LA SUPPLICA

Questa mattina per le vie del paese non si è ammirato nessun corteo, figuranti e banda compresi. Solamente il gruppo ristrettissimo di partecipanti si è ritrovato presso il piazzale della chiesa di Vailate, dove un breve momento di preghiera è stato guidato da don Natalino prima della benedizione. Sullo sfondo lo stendardo del Santuario – che ricorda l’episodio dell’apparizione della Madonna alla giovane Giannetta – e due croci, quella tradizionale e un’altra invece realizzata proprio per l’emergenza sanitaria.
A seguire, in una basilica vuota, a porte chiuse si è svolta la santa Messa. “Oggi noi siamo qui a rinnovare la nostra fede. Questa realtà difficile e complessa che stiamo vivendo, ci ha portato a sentirci indifesi, piccoli, poveri e insignificanti – così don Natalino ha iniziato la sua omelia – . Proprio in questa realtà assume un valore più profondo il pellegrinaggio, che con pochissimi nostri compaesani abbiamo compiuto fino a qui per affidarci alla misericordia della Madonna e chiedere un Suo intervento.”
“La nostra preghiera deve diventare incessante, soprattutto in questo periodo. Gesù non ci ha abbandonati. Affidiamo a Maria le nostre preoccupazioni, paure e difficoltà. Oggi, come allora a Giannetta, Maria dice a ognuno di noi: ‘Alzati e non temere’. La madre del figlio di Dio è la donna dei tempi difficili.”
Prima della benedizione finale, don Natalino e i sacerdoti concelebranti si sono recati di fronte allo speco dove hanno rivolto alla Madonna una supplica.
La giornata spirituale si concluderà con la recita del santo Rosario, alle ore 20.30, in streaming sul canale YouTube della parrocchia di Vailate.