Il vescovo Daniele ha concluso questa sera, in cattedrale a porte chiuse alle ore 20.30, la Novena a san Pantaleone perché liberi la nostra città, l’Italia e il mondo intero dalla pandemia di coronavirus.
In questo ultimo appuntamento si è pregato per i peccatori. Il Vangelo di oggi, infatti, racconta il celebre episodio del Figliol Prodigo e del Padre misericordioso.
La riflessione è stata dettata dal vescovo stesso che si è chiesto: “Perché pregare per i peccatori in questa situazione? La ragione più concreta – ha risposto – è che tanti nostri fratelli e sorelle, in questa situazione, sono stati indotti a guardare più attentamente al proprio rapporto con Dio e a pensare ai propri peccati. Questo dovremmo farlo tutti. L’emergena che stiamo vivendo, coincide con la Quaresima, tempo di conversione: le penitenze che ci siamo scelte e soprattuto questa che non abbiamo scelto ci inducono ad un rinnovato no al male che insidia la nostra vita.”
Continuando il vescovo Daniele ha ricordato che Gesù nei Vangeli associa la guarigione del corpo al perdono dei peccati. “Non che la malattia – ha spiegato – sia una punizione dei peccati: Gesù la esclude apertamente. Dobbiamo liberarci da una immagine di Dio punitore e vendicativo che ha niente a che fare con il Padre misericordioso di Gesù. Certo, Gesù vuole portare l’uomo a Dio nella sua pienezza: il peccato provoca un degrado, come è avvenuto per il figlio prodigo, e come avviene oggi per tutto il mondo. La crisi che viviamo ci deve fare riflettere a questo riguardo. In ogni caso Gesù s’è presentato come medico che viene per i peccatori. Quindi non possiamo dissociare la questione della malattia e quella del peccato. C’è chi nella nostra comunità sente con forza questa crisi del coronavirus come un’occasione di conversione e tutti dovremmo lasciarci raggiungere da questo invito.”
Mons. Gianotti ha concluso parlado del sacramento della riconciliazione. “In conseguenza di questo c’è chi ha bisogno di accostarsi al sacramento della penitenza e soffre perché oggi non è facile (anche se possibile con le dovute precauzioni), soprattutto per chi è negli ospedali, per le persone malate. Come possiamo ricevere il perdono del Signore se diventa difficile o impossibile confessarci? La Chiesa sa che ci possono essere situazioni di questo genere, per questo dice ai peccatori che desiderano davvero ricevere il perdono, ma, non per loro colpa, sono impediti ad accedere al sacramento della penitenza: non scoraggiarti, esprimi davanti a Dio tutto il dolore del tuo peccato, il desiderio sincero di cambiare vita, il desiderio di confessarti quando sarà possibile e abbi fiducia nel perdono di Dio che può raggiungerti anche quando gli strumenti ordinari di questo perdono, come la confessione, non sono possibili. L’invito alla conversione non deve essere per noi un peso, ma un invito alla gioia, alla pace con Dio e tra noi.
Non possiamo prevedere se potremo vivere le confessioni in preparazione alla Pasqua, lo spero vivamente. Intanto però l’invito di Dio ad accogliere il suo perdono, a convertirci, ad accoglierci gli uni gli altri nella carità vincedevole resta vero e forte anche in questa stagione difficile. Ci conceda il Signore la grazia del suo perdono e della sua vita nuova in Cristo Gesù e la salute del corpo per la quale continuiamo ad operare senza stancarci.”
La Veglia si è conclusa con la preghiera dei fedeli e la consueta invocazione a san Pantaleone: “O Dio, Padre di misericordia, per il tuo martire san Pantaleone, che durante la vita terrena esercitò con amore la professione di medico e testimoniò la fede fino all’effusione del sangue, donaci la salute dell’anima e del corpo, dà a noi una fede pura e coerente e fa’ che sosteniamo con fortezza le prove della vita, specialmente quelle del momento presente. San Pantaleone martire, prega per noi.”
Al termine il vescovo ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla Novena, coloro che l’hanno organizzata, coloro che hanno garantito il servizio liturgico e musicale. Un grazie anche agli operatori della Radio che hanno permesso ogni sera la diretta.
Di seguito la benedizione da parte del vescovo con la reliquia del medico martire.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Al termine della novena il vescovo Daniele ha ricordato alcuni prossimi appuntamenti trasmessi audio video da Radio Antenna5:
– La Messa delle ore 10 di domani mattina.
– Mercoledì 17 si trasmetterà alle 20.30 la Veglia di preghiera per la liberazione di padre Gigi, in cattedrale a porte chiuse, a un anno e mezzo dal suo rapimento. Al proposito il vescovo ha dato una buona notizia che fa sperare: due italiani che sono stati rapiti qualche giorno dopo padre Gigi, sono stati liberati. Una speranza in più per il nostro missionario.
– Giovedì 19 marzo alle ore 19 in cattedrale (a porte chiuse) il vescovo presiederà la Messa nella solennità di san Giuseppe. Si tratta anche del terzo anniversario della sua ordinazione episcopale: si pregherà per lui e anche per i sacerdoti che raggiungono significativi traguardi di ordinazione.
Alle ore 21 ci uniremo al rosario che tutti i cristiani d’Italia pregheranno insieme nelle case dietro invito dei vescovi italiani. Il vescovo lo reciterà a Santa Maria della Croce e Radio Antenna5 lo trasmetterà solo via audio.
– Da mercoledì prossimo verranno trasmessi momenti di riflessione preparati dalle diverse commissioni pastorali.
A conclusione il vescovo Daniele ha portato a tutti i saluti cordiali di don Federico Bragonzi e don Paolo Rocca che ci sono molto vicini nella preghiera e nella fraternità.