RACCHETTI – DA VINCI: quando dibattere è un’arte

Racchetti da Vinci
Venti studenti e dodici docenti iscritti; due insegnanti formatori e tre ragazzi tutor; sei ore di corso, cinque ore di preparazione, tre ore di gara. Sono questi i numeri del primo corso di formazione interna sul debate al “Racchetti – da Vinci”, fortemente voluto dal dirigente scolastico Claudio Venturelli per la sua alta valenza formativa e didattica.
Il progetto ha visto una prima, intensa fase di formazione di quattro giorni (novembre 2019) a Cerro di Laveno (Va). Sotto l’esperta e coinvolgente guida di docenti della scuola capofila “Itc Tosi” di Busto Arsizio le professoresse Paola Confortini e Barbara Rocca, insieme a tre studenti (Emma Corrado della 3B del liceo classico, Angela Lupo Stanghellini della 3E del liceo linguistico e Paolo Siculiana della 3D del liceo scientifico) hanno acquisito le competenze di base per avviare a loro volta una prima formazione all’interno dell’“Iis Racchetti – da Vinci”. Il passo successivo è stata l’adesione alla rete lombarda Wedebate.
Obiettivo è formare giovani debaters che maturino le competenze per argomentare e parlare in pubblico. Ma la pratica del debate non è finalizzata solo a questo. Nata in ambiente anglosassone si è da qualche anno diffusa anche nelle nostre scuole. Si tratta di un dibattito regolamentato che vede due squadre, una pro e una contro, confrontarsi su una mozione. Discutere, collaborare in ruoli differenti, riconoscere e rispettare il punto di vista dell’altro, parlare in pubblico, approfondire, cercare e valutare dati a sostegno del proprio punto di vista, prevedere le obiezioni: questi sono alcuni tra gli obiettivi di una competizione che ha come armi le parole e come strategia la dialettica.
Punto di forza del corso appena conclusosi è stata la collaborazione tra docenti e studenti impegnati nella doppia veste di formatori e formati. La gara finale tra tre squadre che si sono confrontate su temi di attualità ha visto il coinvolgimento degli studenti, come competitori, e dei docenti che si sono cimentati nel ruolo di giudici.
Il prossimo passo sarà la formazione di squadre d’istituto che possano gareggiare sia in competizioni interne sia con altre scuola aderenti alla rete.
Visto l’entusiasmo con il quale l’iniziativa è stata accolta da docenti e studenti coinvolti, ci auguriamo che non sia lontano il momento in cui l’istituto “Racchetti – da Vinci” potrà cimentarsi anche nelle Olimpiadi del debate che da tre anni si svolgono in Italia.