Tornano le note di Giuseppe Verdi nella stagione teatrale Sifasera. Lo fanno con il secondo dei tre titoli che compongono la trilogia popolare. Lo scorso anno la compagnia Fantasia In re ha deliziato pubblico e melomani con Traviata, quest’anno torna al Sociale di Soresina per proporre Rigoletto. Appuntamento per sabato 8 febbraio, alle ore 21, presso il Teatro Sociale di Soresina.
LA STORIA
La vicenda è ambientata a Mantova, nel XVI secolo. Rigoletto, gobbo buffone di corte, ha una figlia, Gilda, la cui esistenza tenta di mantenere segreta ai cortigiani, molti dei quali intendono vendicarsi di lui per le sue beffe feroci.
Durante una festa a Palazzo, il Duca di Mantova confida a Borsa di voler corteggiare una giovane ragazza (Gilda), non sapendo però trattarsi della figlia del deforme Rigoletto (il buffone di Corte). Fa irruzione il Conte di Monterone maledicendo il Duca per aver disonorato sua figlia, e Rigoletto per essersi beffato del suo dolore di padre.
Finita la festa, il Duca va a casa della giovane Gilda sotto mentite spoglie. I due si giurano amore eterno. Intanto Marullo, Borsa, il Conte di Ceprano e un gruppo di cortigiani partono per rapire Gilda (che credono essere l’amante di Rigoletto), per vendicarsi del buffone. Con l’inganno fanno partecipare al rapimento anche lo stesso ignaro Rigoletto.
Il Duca vede quindi la giovane Gilda condotta a palazzo e ne approfitta per attentare alla sua virtù. Rigoletto giura vendetta verso il Duca per aver disonorato sua figlia. Rigoletto assolda quindi Sparafucile – un sicario – per uccidere il Duca. Maddalena (sorella di Sparafucile) dovrà attirare il Duca in una locanda fuori Mantova, poi Sparafucile lo ucciderà. Maddalena però si innamora del giovane e propone al fratello di uccidere il primo straniero che bussi alla porta della locanda e ingannare così Rigoletto. Gilda – avendo ascoltato tutto e provando ancora un profondo sentimento per il Duca – si sacrifica, bussando alla porta della locanda. Rigoletto, preso il sacco in cui Sparafucile ha messo il corpo, si reca al fiume per gettarlo; solo allora si rende conto che il corpo non è del Duca bensì della sua amata figlia.
Durante una festa a Palazzo, il Duca di Mantova confida a Borsa di voler corteggiare una giovane ragazza (Gilda), non sapendo però trattarsi della figlia del deforme Rigoletto (il buffone di Corte). Fa irruzione il Conte di Monterone maledicendo il Duca per aver disonorato sua figlia, e Rigoletto per essersi beffato del suo dolore di padre.
Finita la festa, il Duca va a casa della giovane Gilda sotto mentite spoglie. I due si giurano amore eterno. Intanto Marullo, Borsa, il Conte di Ceprano e un gruppo di cortigiani partono per rapire Gilda (che credono essere l’amante di Rigoletto), per vendicarsi del buffone. Con l’inganno fanno partecipare al rapimento anche lo stesso ignaro Rigoletto.
Il Duca vede quindi la giovane Gilda condotta a palazzo e ne approfitta per attentare alla sua virtù. Rigoletto giura vendetta verso il Duca per aver disonorato sua figlia. Rigoletto assolda quindi Sparafucile – un sicario – per uccidere il Duca. Maddalena (sorella di Sparafucile) dovrà attirare il Duca in una locanda fuori Mantova, poi Sparafucile lo ucciderà. Maddalena però si innamora del giovane e propone al fratello di uccidere il primo straniero che bussi alla porta della locanda e ingannare così Rigoletto. Gilda – avendo ascoltato tutto e provando ancora un profondo sentimento per il Duca – si sacrifica, bussando alla porta della locanda. Rigoletto, preso il sacco in cui Sparafucile ha messo il corpo, si reca al fiume per gettarlo; solo allora si rende conto che il corpo non è del Duca bensì della sua amata figlia.