Processo Sy – Nona udienza con colpo di scena

Nona udienza ieri, lunedì 20 gennaio, in Corte d’Assise a Milano del processo a Ousseynou Sy, l’autista di Autoguidovie che il 20 marzo scorso dirottò e diede alle fiamme il bus con il quale avrebbe dovuto riportare a scuola due classi delle scuole medie Vailati, con insegnanti e bidella. Pullman incendiato alle porte di San Donato, nel viaggio diretto all’aeroporto di Milano Linate per una azione eclatante, pochi istanti dopo il salvataggio dei ragazzini operato dalle Forze dell’Ordine, allertate grazie alla telefonata di uno degli studenti sequestrati.

Davanti ai giudici lo psichiatra del carcere di San Vittore, Enrico Lattuada, da quanto si apprende dalla stampa giudiziaria, ha parlato di Sy e ha in buona parte modificato la sua valutazione sullo stato di salute mentale dell’imputato. Subito dopo l’episodio delittuoso la relazione stesa dopo il colloquio con il dirottatore parlava di un uomo che non manifestava alterazioni mentali; nel documento consegnato alla direzione sanitaria del carcere a luglio, dopo diversi colloqui che il medico ha potuto sostenere con l’autista senegalese, si parla invece di un vizio parziale di mente che può aver inciso sulla capacità dell’imputato di intendere e volere.

Una valutazione che alleggerisce, se possibile, la posizione di Sy e che ha spiazzato anche il pubblico ministero. Il togato, infatti, ha cercato non trovandola la relazione negli atti processuali a sua disposizione.

In aula il dirottatore è tornato a parlare per spiegare il motivo del suo gesto. Sarà ascoltato e interrogato sui fatti riguardanti il processo nella prossima udienza, programmata per il 3 febbraio.