Con l’approvazione di un emendamento al Bilancio presentato dai consiglieri del territorio Matteo Piloni, Federico Lena e Marco degli Angeli, il Consiglio regionale, nei giorni scorsi, ha stanziato le risorse (100.000 euro all’anno per tre anni) per l’avvio di un progetto sperimentale, predisposto dall’Asst di Crema, dall’Ats Valpadana e dalla Comunità Sociale Cremasca, rivolto ai soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico. Prevede la strutturazione di un modello organizzativo per la definizione multidisciplinare del ‘Progetto di vita’, attraverso il coinvolgimento dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali in un modello di rete con una modalità organizzativa innovativa, multidisciplinare e stabile che salvaguardi la continuità assistenziale.
Esulta il vicesindaco torlinese Giuseppe Figoni, che ha seguito da vicino la vicenda in questi anni, vicenda che interessa tante associazioni e Villa Laura che sorge sul territorio comunale di Torlino. “Il progetto di vita presentato a Roma e in Regione Lombardia ha come scopo la risposta al bisogno del singolo mediante il budget di progetto, l’attivazione d’interventi e attività necessarie rendendo flessibili le norme ai bisogni evitando ogni tipo di burocrazia paralizzante”, spiega Figoni.
Tra gli strumenti per rilevare i bisogni “ci sarà la cartella informatizzata che sarà capace di condividere i dati sensibili tra servizi sociali, Asst ed enti gestori che lavorano sui singoli casi. Questo sistema permetterà di dare risposte concrete ai singoli bisogni e avere una banca dati che permetterà di rendere efficienti ed efficaci gli interventi che saranno realizzati sui singoli soggetti. Oltre che ad avere un maggior controllo economico delle risorse. La rete quindi sarà costruita sui bisogni reali e non su supposizioni o idee”, dichiara ancora l’amministratore torlinese.
“Un passaggio davvero importante che arriva da lontano – ha commentato soddisfatto Piloni (Pd) – dopo anni di lavoro con la Comunità Sociale Cremasca e con l’Associazione CremAutismo che fu proprio la realtà da cui partì l’input e che fu convocata nella scorsa legislatura dal mio predecessore Agostino Alloni”.
Grande soddisfazione anche da parte di CremAutismo e, come detto, dell’ex sindaco di Torlino. Villa Laura è dedicata proprio ad attività per l’autismo. “Finalmente le risorse necessarie per dare vita a un progetto che riguarda un problema serio e che affronterà due criticità importanti: la presa in carico dei pazienti e la mancanza di dati epidemiologici”, la conclusione di Piloni.
Esulta il vicesindaco torlinese Giuseppe Figoni, che ha seguito da vicino la vicenda in questi anni, vicenda che interessa tante associazioni e Villa Laura che sorge sul territorio comunale di Torlino. “Il progetto di vita presentato a Roma e in Regione Lombardia ha come scopo la risposta al bisogno del singolo mediante il budget di progetto, l’attivazione d’interventi e attività necessarie rendendo flessibili le norme ai bisogni evitando ogni tipo di burocrazia paralizzante”, spiega Figoni.
Tra gli strumenti per rilevare i bisogni “ci sarà la cartella informatizzata che sarà capace di condividere i dati sensibili tra servizi sociali, Asst ed enti gestori che lavorano sui singoli casi. Questo sistema permetterà di dare risposte concrete ai singoli bisogni e avere una banca dati che permetterà di rendere efficienti ed efficaci gli interventi che saranno realizzati sui singoli soggetti. Oltre che ad avere un maggior controllo economico delle risorse. La rete quindi sarà costruita sui bisogni reali e non su supposizioni o idee”, dichiara ancora l’amministratore torlinese.
“Un passaggio davvero importante che arriva da lontano – ha commentato soddisfatto Piloni (Pd) – dopo anni di lavoro con la Comunità Sociale Cremasca e con l’Associazione CremAutismo che fu proprio la realtà da cui partì l’input e che fu convocata nella scorsa legislatura dal mio predecessore Agostino Alloni”.
Grande soddisfazione anche da parte di CremAutismo e, come detto, dell’ex sindaco di Torlino. Villa Laura è dedicata proprio ad attività per l’autismo. “Finalmente le risorse necessarie per dare vita a un progetto che riguarda un problema serio e che affronterà due criticità importanti: la presa in carico dei pazienti e la mancanza di dati epidemiologici”, la conclusione di Piloni.