Il giorno di Santo Stefano, a Vailate, significa soprattutto… Presepe vivente! La manifestazione, a cui prendono parte indistintamente bambini e adulti, è stata proposta per la prima volta trent’anni fa e da allora, senza interruzione, viene annualmente realizzata. Ogni edizione riscuote un notevole successo.
È risaputo, infatti, che in tanti, vailatesi e non solo, accorrono all’appuntamento. Così è accaduto anche quest’anno.
Il Presepe vivente 2019 è stato realizzato all’insegna della novità. A livello organizzativo, nei mesi scorsi, si è registrato un cambiamento. Il precedente Gruppo, che si occupava di organizzare l’evento e far sì che tutto fosse pronto per il 26 dicembre, ha purtroppo lasciato l’incarico, per motivi “di salute”. Dunque, la trentesima edizione, per la prima volta, è stata organizzata dal Gruppo presepe vivente della parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo Apostoli in collaborazione con l’oratorio “Don Bosco”.
Un cambio organizzativo impercepibile perché tutto si è svolto come sempre al meglio, nel pieno rispetto del programma, lasciando ancora una volta il pubblico stupito. Novità anche per quanto riguarda la scena: è stata introdotta una nuova ambientazione, ovvero l’Oasi.
Circa cento le comparse che hanno preso parte alla raffigurazione, volta a narrare la nascita del bambin Gesù. La rievocazione ha animato la piazza della Chiesa, interessando un breve tratto di via Caimi e proseguendo in via Roma, fino all’incrocio con via Tanzi e via Montebello.
È risaputo, infatti, che in tanti, vailatesi e non solo, accorrono all’appuntamento. Così è accaduto anche quest’anno.
Il Presepe vivente 2019 è stato realizzato all’insegna della novità. A livello organizzativo, nei mesi scorsi, si è registrato un cambiamento. Il precedente Gruppo, che si occupava di organizzare l’evento e far sì che tutto fosse pronto per il 26 dicembre, ha purtroppo lasciato l’incarico, per motivi “di salute”. Dunque, la trentesima edizione, per la prima volta, è stata organizzata dal Gruppo presepe vivente della parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo Apostoli in collaborazione con l’oratorio “Don Bosco”.
Un cambio organizzativo impercepibile perché tutto si è svolto come sempre al meglio, nel pieno rispetto del programma, lasciando ancora una volta il pubblico stupito. Novità anche per quanto riguarda la scena: è stata introdotta una nuova ambientazione, ovvero l’Oasi.
Circa cento le comparse che hanno preso parte alla raffigurazione, volta a narrare la nascita del bambin Gesù. La rievocazione ha animato la piazza della Chiesa, interessando un breve tratto di via Caimi e proseguendo in via Roma, fino all’incrocio con via Tanzi e via Montebello.
Ampio servizio sul Il Nuovo Torrazzo, in edicola domani
