“Il consigliere di minoranza ha espresso alcuni giudizi poco lusinghieri e molto imprecisi sulla struttura comunale e sulla sua gestione. Peccato che chi può vantare un’esperienza politica pluridecennale ceda a una narrazione qualunquista e grossolana”, si legge nell’incipit del comunicato.
Il Comune viene definito “esempio virtuoso” di quel che si può fare con ciò che è stato concesso in questi anni alle amministrazioni locali. “Ad esempio, per diversi anni una norma ha imposto un turnover dei dipendenti al solo 30%, condizione che, insieme a quella che faceva obbligo di sperimentare prima le procedure di mobilità e non i concorsi diretti, ha ingessato il Comune (tutti, non solo Crema) impedendo di garantire dotazioni adeguate per i nostri servizi, che nel frattempo non hanno certo diminuito i carichi di lavoro”.
Nonostante ciò, l’amministrazione ricorda di aver deliberato numerosi cambiamenti importanti nell’organizzazione: il più recente il nuovo Sportello al Cittadino. “Un successo senza ombra di dubbio, fatto di persone, di tecnologie, di procedure, orientate al miglioramento di un servizio che, contestualmente alla parte fisica, si è trasferito anche in un portale telematico ormai in grado di ricevere, gestire, aiutare a compilare e persino scaricare ogni procedura, riducendo sensibilmente il tempo consumato dal cittadino e dal professionista nel rapporto con la cosa pubblica. I cittadini sono al centro e questo grande cambiamento lo dimostra”.
Dal palazzo comunale gli interventi del consigliere forzista sono definiti, non senza polemica, “rubrica del venerdì”. Sulla sostituzione del dirigente Angelo Stanghellini (in aspettativa per 15 mesi per la direzione generale della Asp di Bologna), chi è al governo ha le idee chiare. “Forse solo in Svizzera sarebbero riusciti a fare meglio: il dirigente è stato sostituito in meno di un mese; la dott.ssa Annalisa Mazzoleni, oltre che essere già operativa, ha partecipato al ‘giro sociale’ dei quartieri, in cui emerge l’ottimo lavoro svolto in questi anni nei Servizi alla Persona: un fiore all’occhiello di questo Comune, nella cornice di un’innovativa Co-Progettazione dei servizi, dalla parte pubblica insieme al mondo sociale del territorio”.
Sull’Ufficio Tecnico Beretta aveva affondato il colpo, parlando tra le altre cose di responsabilità circa la mancata formazione del pesonale interno per renderlo idoneo ai ruoli.
Dal municipio, vengono confermate “oggettive difficoltà”, note da tempo. “È altresì evidente che questo ufficio ha visto molti pensionamenti, non ancora sostituiti (una nuova forza lavoro s’è appena insediata) e proprio su questo settore ora si sta mettendo a fuoco un piano di potenziamento del personale. Anche in questo caso, gli esempi portati dal consigliere Beretta sono fuorvianti rispetto alla natura dei problemi: sembra che improvvisamente egli non conosca le dinamiche faticosissime delle assunzioni nel comparto degli Enti Locali o la rigidità della contrattualistica pubblica e di quanto sia mortificante premiare il merito, specie negli enti di medie dimensioni come il nostro” (?).
Non manca la classica stoccata finale indirizzata al portavoce di Forza Italia: “Francamente, da una persona della sua esperienza, ci si aspetterebbe un contributo diverso, anche tenuto conto che quella del personale è materia delicata, da trattare con cura (cosa che Beretta, a dire il vero, aveva premesso, nel suo contributo, ndr). Giusto un approccio critico e di controllo verso l’amministrazione, ma costruttivamente orientato a comprendere la natura dei fatti e dei problemi e a suggerire o condividere soluzioni, non ad alimentare un clima di sfiducia e discredito che, ribadiamo non corrisponde alla realtà di un Comune, certamente sottodimensionato, ma orgogliosamente efficace ed efficiente nelle risposte ai cittadini”.