QUALITÀ DELL’ARIA – Fiab critica con l’amministrazione. Sì al blocco volontario dei mezzi

“Dal primo gennaio 2019 Crema ha superato per 43 giorni (fonte Arpa) la soglia di tolleranza delle Pm 10 (il numero di superamenti consentiti è di 35 giorni all’anno)”. La “denuncia” arriva dalla Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), sezione cittadina. 

Come sottolineato dal primario di Pneumologia di Crema Alessandro Scartabellati, durante l’incontro pubblico promosso dalla stessa associazione lo scorso 18 settembre, l’inquinamento dell’aria è responsabile di un pesante contributo in termini di malattie croniche e di morti premature.

“La conformazione geomorfologica del territorio certamente non aiuta. Pertanto, nonostante comprendiamo la preoccupazione del caos che potrebbe provocare un eventuale blocco dei mezzi più inquinanti, siamo convinti che dovrebbero destare maggior preoccupazione i danni alla salute pubblica causati dai livelli di inquinamento raggiunti in città. Se è vero che il blocco del traffico non annulla automaticamente lo sforamento dei limiti del particolato, è altrettanto vero che evitare la circolazione dei mezzi più inquinanti riduce le concentrazioni soprattutto in presenza di code davanti a scuole e negozi”, ribadisce il presidente Davide Severgnini. I maggiori danni alla salute, infatti, sono provocati dalla durata dell’esposizione ad alte concentrazioni di fonti inquinanti. “È drammatico che a Crema durante i giorni più inquinati possano circolare liberamente anche gli euro 0. Non è risolutivo scaricare la responsabilità sulla Giunta regionale o sul Governo perché, quando c’è la volontà politica, anche i Comuni possono dare l’esempio e stimolare interventi a più ampio spettro. Ci auguriamo che l’amministrazione Bonaldi possa tornare sui propri passi aderendo al blocco volontario del traffico. Perché la riduzione dell’inquinamento è più che urgente e ignorarla ci rende complici”, prosegue Severgnini.

L’assessore all’Ambiente Matteo Gramignoli a precisa domanda ha preferito non rilasciare dichiarazioni. “In Consiglio è depositata un’interrogazione di Emanuele Coti Zelati sullo stesso tema e risponderà a tempo debito, cioè nel corso del prossimo Consiglio comunale”.