Milmonty… un sogno oggi realtà. Fondata nel 2000 confeziona cosmetici e non solo

Cosmetica

Milmonty srl è la storia di una donna che ha saputo realizzare un sogno. Un’azienda del Polo della cosmesi cremasca, situata nella zona industriale di Romanengo in via Del Commercio 12.
Si fa un po’ fatica a trovarla: i capannoni sono tutti uguali e non è facile imboccare l’ingresso giusto. Poi, quando l’hai superato ti trovi improvvisamente di fronte – appunto come in un sogno – a un’azienda vivacissima… tutta di donne!
È appunto la Milmonty, fondata nel 2000: titolare è Laura Monticelli, l’azienda oggi conta 27 dipendenti dirette e una decina di somministrate; confeziona cosmetici (packaging) e, dal giugno dello scorso anno, esegue anche colaggio a stampo.

Il via  a Castelleone

La storia comincia a Castelleone. Laura, una donna determinata, si mette in proprio, con un lavoro in casa: apre la partita Iva e comincia a confezionare cosmetici lavorando per un terzo soggetto. L’azienda ha semplicemente il suo nome.
“Con questo atto di coraggio – racconta Laura – quando nessuno credeva ancora a un risultato positivo, ho iniziato il mio cammino che è durato in appartamento fino al 2005, quando ho comperato un vero e proprio piccolo laboratorio a San Bassano. Mi sentivo la regina del mondo!!
Ho assunto delle apprendiste, ragazze giovani. Ragazze che mi hanno seguito.
Le cose sono andate sempre al meglio, le commesse aumentavano e nel 2008 ho avuto la possibilità di acquistare questo capannone a Romanengo di 500 mq. Nel 2015 l’abbiamo ampliato di altri 120 mq, finalmente nel 2018 ho coronato il mio sogno, l’abbiamo soppalcato di due piani e abbiamo preso altri 500 mq in affitto.
Negli anni abbiamo continuato ad assumere e le ragazze che hanno creduto in me fin da San Bassano, sono ancora qui. Ne ho aggiunte altre fino a un numero di 27.”
Nel 2016 la Milmonty è passata da azienda artigiana chimica a industria per poter assumere più persone ed è diventata una srl.
“Il passaggio a srl – spiega Laura – non è stata una questione economica, ma una scelta per poter assumere più persone, molte ragazze che avevano bisogno di un posto fisso per costruire il loro futuro.  Questo è l’unico motivo per cui vado avanti a gestirla da sola. Loro mi hanno capito e collaborano ricoprendo vari ruoli.”
E continua soddisfatta: “A questo punto ringrazio tutti i fornitori che hanno partecipato alla realizzazione del nuovo headquarters, cioè della nuova sede produttiva: l’impresa edile del sig. Serafino Valerani, la geom. Sarah Cortesi, l’ing. Roberto Carboni, l’elettricista Mario Favalli, l’idraulico Costa Luciano, il tinteggiatore Enzo Esposito, l’azienda dei cartongessi Adamo Zanotti, il serramentista Alberto Cortesini, le pavimentazioni Tecopolimeri, in particolare il signor Omar, la carpenteria Boboli di Ernesto Brocca. Ma ringrazio soprattutto le mie dipendenti per l’enorme pazienza lungo l’intera durata del cantiere, quasi un anno, da maggio del 2018 fino a oggi: abbiamo infatti appena finito i lavori.”
Le dipendenti della Milmonty vengono da Lodi, Spino, Pizzighettone, San Bassano, Castelleone, Soresina, Soncino, Romano Lombardia, alcune ragazze nuove anche da Crema.

La produzione

Moira, human resource dell’azienda, ci racconta che cosa si produce alla Milmonty.
“Si confezionano cosmetici: a noi arriva il packaging già con all’interno il suo prodotto: flaconi, matite, stilo, rossetti, tubicini, ecc.
Noi, attraverso impianti completamente automatizzati, semi automatici e processi semplicemente manuali portiamo il semilavorato che ci viene consegnato al prodotto finito da vendere sugli espositori.
Innanzitutto si lasera o si ingetta (inkjet), cioè si spara un getto di inchiostro, sul flacone per assegnare un lotto di produzione o di tracciabilità; lotto di produzione che può essere ottenuto anche tramite gli impulsi elettrici di un laser, nonché il lotto a secco effettuato manualmente da un’operatrice.”
Altre operazioni sono l’etichettatura dei contenitori: alcune etichette vengono stampate in azienda, altre vengono fornite dalle varie ditte.
In alcuni casi si sleevera il prodotto, cioè lo si avvolge in una pellicola di plastica che aderisce con il caldo, passando attraverso un apposito tunnel.
Se previsto, si procede anche con l’astucciatura: il prodotto cosmetico viene inserito all’interno di astucci di cartone o in pvc che vengo forniti dai clienti.
Quindi si inserisce il tutto in un imballo protettivo multiplo, da riconsegnare al cliente.
Un’altra operazione è l’inserimento negli appositi fondelli di varie forme geometriche (circolari, quadrate, esagonale, ecc.) la polvere pressata che ci viene consegnata in appositi contenitori e, di seguito, l’inserimento in apposite trousse (cofanetti): il laser crea un disegno interno, marchi, loghi, ecc.): infine la scatola può essere personalizzata sempre tramite laser.
Gli sviluppi di questi anni ci hanno portato alla gestione di molti passaggi di confezionamento in completa automazione o semiatomazione ed è stato bello intraprendere percorsi formativi per le maestranze.
Tutta la nostra azienda, inoltre, possiede un sistema informatico che raccoglie dati da ogni singola linea e li trasmette direttamente al gestionale il quale controlla tutti i procedimenti, qualitativo, quantitativo, e la tempistica dell’evasione delle commesse”.

Le recenti performances

Da giugno del 2018 è partita l’avventura più impegnativa con il nuovo reparto di colaggio a stampi, una scommessa che ha già portato dei buoni risultati. È la lavorazione della materia prima (Bulk) partendo dalla pasta del rossetto o burrocacao o ombretto, messo in un fusore che lo riscalda portandolo allo stato “liquido”. Viene colato in stampi di alluminio riscaldati attraverso una piastra a caldo a +90° con le varie forme del prodotto da colare. Una volta raffreddato su una piastra a freddo a -20° va estratto dallo stampo manualmente con delicatezza e inserito con precisione direttamente nel pack, creando così il prodotto finito che poi passa agli altri reparti per essere confezionato. Una sfida che ci ha permesso di aggiungere nuove risorse che hanno portato ad accrescere le nostre competenze.
Nel corso degli anni, inoltre, abbiamo potuto investire su macchinari sempre più performanti che hanno permesso di conoscere nuove tecnologie. Si sono create nuove mansioni, alleggerendo il lavoro dapprima completamente manuale, permettendoci di imparare attraverso corsi di formazione interni ed esterni, ad utilizzare metodologie performanti raggiungendo allo stesso tempo qualità, produttività e migliorando le condizioni di lavoro.
“Tutto ciò ha dato vita alla creazione di un ottimo team in grado di sostenere e gestire tutte le richieste di lavoro compatibilmente con gli impegni familiari, infatti assieme all’azienda sono cresciute anche le nostre famiglie con la nascita di 8 bambini che l’azienda considera come “nipoti”.
A tutela l’azienda ha partecipato a bandi Welfare con la Camera di Commercio di Cremona e la Regione Lombardia, adottando la massima flessibilità possibile per venire incontro a un team del tutto femminile: da qui la scelta di utilizzare il colore  fuxia come esaltazione della figura della donna nel mondo del lavoro.”
E questa azienda in stile famiglia è certamente un valore aggiunto che ha permesso a tante donne di realizzare i propri sogni, grazie al grande sogno di Laura.