PULLMAN DIROTTATO: benemerenze civiche ai ragazzi e ai professori delle Vailati. “Siete esempio di cooperazione”

In occasione della festa del Patrono di Crema e della Diocesi, di cui la solenne celebrazione eucaristica è in programma per domani sera alle 21 presso la Cattedrale, ieri pomeriggio in Sala degli Ostaggi del Comune (“casa di tutti i cittadini” si è svolta la consegna delle civiche benemerenze. I premiati sono stati i 51 ragazzi con insegnanti e bidella della scuola media Vailati che hanno vissuto l’ormai noto spiacevole episodio del 20 marzo scorso ovvero quando sono stati sequestrati dall’autista del pullman, che dalla palestra doveva riportarli presso l’istituto, e minacciati di morte. A loro e alle Forze dell’Ordine cremasche (tra le prime file rappresentante da Maura Longari della Prefettura di Cremona, Guglielmo Toscano vicario del questore, il comandante della Compagnia Carabinieri di Crema Maggiore Giancarlo Carraro, il comandante del distaccamento della polizia stradale di Crema Mario Crotti, il vice questore Daniel Segre, il comandante della Polizia locale Giuliano Semeraro e il tenente della Guardia di Finanza Gaia Sorge) sono andati i riconoscimenti per il coraggio dimostrato. A riceverli il sindaco di Crema Stefania Bonaldi e il vescovo Daniele Gianotti. All’incontro hanno preso parte anche i genitori degli studenti e il corpo bandistico “Giuseppe Anelli” di Trigolo che ha animato il momento con l’Inno di Mameli e l’Inno di Europa.
Prima della consegna delle medaglie e delle targhe ha preso la parola dapprima Bonaldi e successivamente monsignor Gianotti. Entrambi, come in passato, hanno espresso l’augurio che con l’arrivo delle vacanze si possano spegnere i riflettori su questa storia.

BONALDI: “SIETE STATI BRAVI E ANCHE CORAGGIOSI. ESEMPIO DI COOPERAZIONE ANCHE PER GLI ADULTI”

I ragazzi sono stati invitati in numerosi posti, ultimo in ordine cronologico da papa Francesco, e ora sono stati anche nella casa comune di Crema dove il Sindaco non ha potuto congratularsi con loro, con i professori e con le Forze dell’Ordine per lo straordinario lavoro svolto. “Vi diciamo che siete stati bravi e anche coraggiosi, preferiamo non usare il termine ‘eroi’, forse usato un po’ a sproposito in questa brutta storia a lieto fine” si è così rivolta agli studenti. A loro tutta la sua ammirazione perché sono un esempio per gli adulti. Hanno fatto riscoprire il valore e la bellezza della cooperazione, che del resto è alla base di ogni progresso umano ed è una caratteristica dell’essere umano in quanto portato a vivere insieme agli altri. Purtroppo, però, spesso se lo dimentica e pensa solo a sé diventando così egoista. I 51 ragazzi, invece, hanno dimostrato cosa significa essere ‘gruppo’, hanno compreso il valore dello stare insieme e la forza del lavoro di squadra. “Non avete pensato ognuno per sé, ma ciascuno ha pensato anche agli altri” ha tenuto precisare ricordando poi le parole del Guglielmo, uno degli studenti protagonisti: “Su quel pullman ci siamo salvati perché eravamo 51 e ci siamo aiutati, magari se fossimo stati 50 non sarebbe andata a finire così”. Bonaldi ha affermato come la loro cooperazione abbia di conseguenza contagiato genitori, scuola, insegnati e comunità, tutti attivatisi sull’istante per stare vicino ai ragazzi e aiutarli a superare il trauma che, come evidenziato in alcuni incontri con gli psicologici, in alcuni di loro crea ancora ansia, paura, tensione e panico. Il sindaco ha infine con i ringraziamenti ai professori di ginnastica e a Tiziana che “hanno saputo rassicurarvi e mantenere calma. Sono stati adulti con la A maiuscola”; alla scuola, alla dottoressa Longari del Servizio N.O.T. della Prefettura e alle Forze dell’Ordine intervenute che “ci hanno fatto capire quanto siamo fortunati ad averli come angeli custodi”.

VESCOVO: “LA SALVEZZA DA UNA PARTE È CHIEDERE AIUTO A DIO, DALL’ALTRA È UN FATTO DI COLLABORAZIONE UMANA”

Monsignor Gianotti ha condiviso tutti i ringraziamenti svolti dal sindaco e poi rivolgendosi ai ragazzi ha fatto riferimento al loro comportamento con quello del santo Patrono della città. “San Pantaleone è un santo medico, che è stato colto come patrono di Crema perché ha salvato la città dalla peste del XIV secolo e in altre occasioni. Un patrono salvatore della città dunque, per questa malattia che in passato era molto contagiosa e creava numerose vittime”. Il Vescovo ha poi parlato di salvezza. “Da un punto di vista credente, in una situazione difficile e di grande pericolo come quella che avete vissuto voi, è normale chiedere aiuto a Dio, a Colui che può salvarci in tante difficoltà. Dall’altra parte la salvezza è un fatto di collaborazione umana. Anche durante la peste si chiedeva aiuto a Dio e poi gli uomini facevano tutto quello che potevano per aiutare gli ammalati e allevare il loro dolore. Voi rientrate nella stessa logica”. Una salvezza, quella a cui sono giunti i ragazzi, dunque grazie anche alla solidarietà da loro messa in atto. “Nel cercare la salvezza anche di fronte ai rischi di pestilenze che ci sono ancora e che possono mirare la vita di una comunità (l’egoismo, l’odio, il razzismo) dobbiamo essere vigilanti e solidali. Grazie per l’esempio che ci avete dato”.

LA CONSEGNA

A tutti i 51 ragazzi sul pullman è stata consegnata una medaglia; riconoscimenti per i due professori, Tiziana e per le Forze dell’ordine Cremasche a cui si sono rivolti anche i due gruppi di rappresentanti genitori (prima papà, poi mamme) ringraziandoli per il lavoro svolto e per aver restituito a loro “l’aria con cui respirare “. Visibilmente emozionati hanno ringraziato anche l’amministrazione comunale per il momento concesso per poter dire il loro grazie collettivo, ma un ringraziamento soprattutto ai loro figli “per essere i nostri amati figli, per poter consentire di condividere con voi la nostra vita”. E infine per tutti una merenda!