Le piazzole di sosta delle strade cremasche sono spesso trasformate in discariche a cielo aperto da incivili che vi abbandonano sistematicamente rifiuti, rendendole di fatto inservibili per le esigenze che dovrebbero assolvere: consentire ai mezzi in avaria di fermarsi senza essere motivo di pericolo e di intralcio per la circolazione stradale. Per questa ragione oltre ai servizi specifici per contrastare i reati predatori, le pattuglie dei reparti dell’Arma dipendenti dal Comando Compagnia di Crema “hanno intensificato i controlli anche nel particolare settore, andando a verificare la presenza di discariche e/o depositi abusivi di rifiuti, che talvolta sono gestiti illecitamente dalla malavita e creano deturpamento del territorio o addirittura, in caso di incendio, inquinamento ambientale molto grave per la salute – spiega il maggiore Giancarlo Carraro –. Grazie a questa particolare attenzione, nei giorni scorsi i militari della dipendente stazione di Camisano sono riusciti a identificare tre persone che transitando per motivi di lavoro lungo la SP591 (Ricengo) e la SP 20 (Casaletto di Sopra) avevano preso l’abitudine di lanciare rifiuti dal finestrino dell’autovettura, anzichè procedere a casa alla differenziazione e smaltimento nei modi previsti. A carico dei tre cremaschi, veniva contestata la violazione del decreto L.vo 3 aprile 2006 n. 152, artt.192 e 255, con una contravvenzione amministrativa pari a 600 euro, per aver abbandonato rifiuti solidi e urbani sul suolo pubblico”.
