TEATRO SAN DOMENICO: Un sabato sera all’insegna della musica. Da ‘Club 27’ a Rancore

Una serata all’insegna della musica del passato – ma ancora viva perchè chi l’ha scritta e suonata, seppur passato a miglior vita, è stato un genio – e musica del presente che ogni giorno fa ballare e cantare i giovani. Così si potrebbe riassumere la serata di sabato 27 ottobre realizzata al Teatro San Domenico, in collaborazione con Vero Amore Cafè. Un appuntamento che ha visto protagonisti Ippolito Chiarello con lo spettacolo “Club 27” e il rapper Rancore intervistato dal critico musicale Pierfrancesco Pagoda.

IL CLUB 27: SOLO I MITI POSSONO FARNE PARTE

Il pubblico, per lo più composto da giovani ma non sono mancati anche alcuni adulti, ha potuto assistere inizialmente allo spettacolo “Club 27” che vedeva come protagonista l’attore e dj Ippolito Chiarello nei panni di dj notturno. Sul palcoscenico solamente una consolle, sormontata da alcune bottiglie il cui contenuto non è alcool, ma sono relique di alcuni di quei personaggi che hanno fatto la storia della musica e che ora sono membri del club perché morti a 27 anni, nel pieno della loro giovinezza e della loro fantastica carriera. Attraverso la voce dello speaker radiofonico si è potuto rivivere brevemente la vita e gli attimi antecedenti alla morte, spesso avvolta da mistero, di alcuni grandi miti del rock: da Jimi Hendrix a Janis Joplin, a Kurt Cobain e ad Amy Winehouse. Non solo nozioni biografiche ma anche alcuni dei loro sentimenti più profondi come l’amore o il senso di inadeguatezza. Uno spettacolo che attraverso l’ascolto di alcuni stralci di canzoni e alcune battute è stato ben gradito dal pubblico tanto da avvolgere Chiarello in un infinito applauso.

2004: ANNO DEL RAP

Chiuso il sipario, cambio di scena. Sul palco due microfoni e due sedie. A calcare il palco, dopo le 21, sono stati Pierfrancesco Pagoda e Rancore (vero nome Tarek Iurcich), non al loro primo incontro perché già conosciuti in altre occasioni. Insieme i due hanno dipinto il quadro musicale italiano. “Nel nostro Paese – ha iniziato Pagoda – non si vedeva un periodo così ricco di musica da molto tempo. E di questo scenario Rancore è uno dei protagonisti”. Del resto, come ha spiegato lo stesso artista, il rap ha assunto un ruolo di rilievo tra i diversi generi a partire dal 2004, quando è approdato per la prima volta non solo nella radio, ma anche nei canali televisivi. È un anno importante anche perché i mezzi di comunicazione sono soggetti a una rivoluzione: sul cellulare approda internet e di conseguenza i rapporti sociali mutano e la musica inizia a essere vista (YouTube) più che ascoltata. “La parola ha una forza filosofica – ha spiegato Rancore -. Il rap ha messo in primo piano la parola che passa attraverso la fantasia.”

MUSICA PER BAMBINI: UN VIAGGIO PER CONOSCERSI DALL’INTERNO

Dopo questo momento introduttivo Pagoda ha rivolto completamente l’attenzione su sul rapper, rivolgendogli domande sulla sua carriera musicale e sul suo album “Musica per bambini” il cui titolo vuole indicare quella musica che viene fruita subito e che ascoltandola dopo un paio di anni non è più apprezzata. Si tratta dunque di un album di critica. “Per me questo cd può essere paragonato a un viaggio – ha precisato Rancore -. Sono uscito, poi ho realizzato una mappa delle rotte compiute e ora sono pronto a mostrarvela”. L’artista non è appassionato solo alla musica, ma anche allo skate. Per lui un cd nasce perché a volte è il periodo che si sta vivendo che porta una persona a scrivere, altre invece si scrive una determinata canzone e successivamente, quasi per magia, si inizia a vivere quel momento. Per l’artista inoltre l’hip pop è una terapia antidepressiva perché “permette di conoscere se stessi e le emozioni che si vivono”. Da questa autoanalisi Rancore, per esempio, ha scritto “”Depressissimo” dove sicuramente c’è molto ironia, ma dove allo stesso tempo si racconta la complessità della depressione, una malattia – che a dire dell’artista – è molto diffusa al giorno d’oggi. “Credo che ‘Musica per bambini’ – ha aggiunto l’artista – sia un ossimero perché ho cercato di semplificare un mondo che in realtà è molto complesso.”

MINI LIVE

L’incontro, dopo che Pagoda ha ricordato che il tour di Rancore inizierà il 23 novembre prossimo, è terminato con un’inattesa esibizione dell’artista che ha deliziato il pubblico presente con un paio di canzoni tra cui il brano “Arlecchino”. Un live molto apprezzato dal pubblico che si è concluso tra applausi e complimenti.