Castelleone, passaggio a livello che dalla frazione castelleonese di Le Valli immette in via Bressanoro, tra le principali arterie della città. Ore 12.55 di lunedì, si è formata una coda chilometrica, ed è stato così anche dall’altra parte delle sbarre, e non si è visto un convoglio transitare per minuti. Dopo poco meno di 20 minuti di attesa da Crema a passo di lumaca è arrivato il treno. Automobilisti inferociti, pendolari casa-lavoro che cercavano di rientrare in orario in ditta o di fare un salto a casa per un caldo bocconi, imbufaliti. E per fortuna non c’erano mezzi del soccorso in attesa.
Siamo veramente al paradosso: i passaggi a livello restano aperti al passaggio dei treni (è accaduto in diverse circostanza in questi ultimi mesi lungo la via ferroviaria Cremona-Crema-Milano, con Trenord e Rfi che hanno garantito interventi di miglioramento del sistema automatizzato di gestione dei passaggi a livello non presidiati) oppure le stanghe si abbassano e non si vedono treni per minuti e minuti. Nel ventunesimo secolo, francamente, le cose dovrebbero andare un po’ meglio. Servono sottopassi o sovrappassi ai binari lungo le principali vie di collegamento. E’ una partita che le pubbliche amministrazioni (Comumne Provincia e Regione) oltre a chi gestisce il traffico ferroviario e la rete di binari devono mettersi in testa di giocare… e possibilmente vincere senza attendere la zona Cesarini.