Crema – “Accorciamo le distanze”: i 10 anni del trasporto alla Radioterapia di Cremona

I presenti alla conferenza stampa del decennale presso la Direzione Generale dell'Ospedale Maggiore di Crema

Non è certo una passeggiata recarsi ogni giorno all’ospedale di Cremona per effettuare la Radioterapia, ma se questo avviene viaggiando su un pullmino dove umanità e condivisione sono gesti veri e concreti, allora anche la malattia oncologica può essere affrontata diversamente, sapendo che il sorriso di “angeli custodi”, sempre pronti a offrire aiuto, infonde coraggio e tanta forza.

Gli “angeli custodi” sono i volontari-autisti del mezzo che – dal lunedì al venerdì – effettua il servizio di trasporto sociale rivolto ai cittadini del distretto cremasco che, alla luce dell’assenza di un reparto di Radioterapia presso l’Ospedale Maggiore di Crema, necessitano di cure oncologiche a Cremona. Tale servizio è il fiore all’occhiello del progetto Accorciamo le distanze, attivo grazie alla Comunità Sociale Cremasca, all’Associazione ex-Dipendenti dell’Ospedale Maggiore e all’Associazione Rubino, attiva in Oncologia sul versante dell’umanizzazione.

Accorciamo le distanze compie dieci anni e per l’anniversario è stata convocata, la mattina di mercoledì 3 ottobre, una conferenza stampa presso la Direzione Generale dell’Asst di Crema. Presenti i vertici aziendali – il direttore generale Luigi Ablondi, il direttore sociosanitario Gloria Mencatelli e il direttore amministrativo Guido Avaldi – il direttore dell’Unità operativa di Oncologia dottor Maurizio Grassi, il presidente di Comunità Sociale Cremasca Angela Beretta con il direttore Davide Vighi, il presidente dell’Associazione Rubino Gianni Risari e il presidente dell’Associazione ex-Dipendenti Pietro Milani Brugna con i suoi collaboratori. Presenti – visibilmente felici – anche i quattro preziosi volontari-autisti: il coordinatore Giuseppe Carioni con Pierangelo Cerioli, Francesco Doldi e Natale Scorsetti.

Il servizio di trasporto, svolto gratuitamente, è una realtà di aiuto importante e di sostegno reciproco per i pazienti, ma anche per i loro familiari sollevati in tal modo da un’incombenza non indifferente. In questi 10 anni sono ben 754 le persone (76 quelle fino al 31 agosto scorso) che, dopo le cure presso il Centro Oncologico di Crema, sono state trasportate a Cremona.

“Siamo di fronte – ha sottolineato il dottor Ablondi – a un’azione di volontariato notevole, per la quale ho chiesto ufficiale riconoscimento presso Regione Lombardia”. Angela Beretta ha posto l’accento sulla sinergia tra pubblico e privato e sul prezioso ruolo svolto dagli ex dipendenti dell’Ospedale Maggiore e dall’Associazione Rubino: insieme “per dare una risposta concreta a un bisogno sentito”.

Il fondamentale ruolo dei volontari-autisti è stato rimarcato da Vighi, dal dottor Grassi e da Risari: non svolgono solo accompagnamento, “ma sanno anche dispensare solidarietà e condivisione, favorendo la socializzazione”.

“Siamo contenti di quel che facciamo – ha affermato a nome degli autisti il coordinatore Carioni – e andiamo d’accordo tra noi. Grazie di cuore a tutti per l’impegno rivolto ai pazienti”.