MONTE CREMASCO – VAIANO CREMASCO: Legambiente chiedono spiegazioni per gli scarichi neri

Inquinamento
Lo scarico delle acque nere ai giardini pubblici
I Verdi, seppur estromessi nelle ultime elezioni dal Consiglio comunale vaianese, sono ancora ‘battaglieri’ e vigilano sul territorio e sul rispetto dell’ambiente. Parola di Andrea Ladina, ex consigliere provinciale e comunale (appunto a Vaiano).
“Il futuro è verde e noi continuiamo nella nostra azione e nel nostro impegno quotidiano”, afferma deciso. Insieme a Oscar Stefanini, presidente del Circolo Legambiente Altocremasco, che ha sede a Monte Cremasco, ha raggiunto con una lettera il nuovo sindaco del Comune vaianese Paolo Molaschi. Oggetto della missiva “lo scarico di acque nere di provenienza domestica in acque superficiali di colo irriguo, con conseguente inquinamento del corpo idrico adiacente al parcheggio pubblico di via Manzoni”.
Legambiente, associazione portatrice di interessi ambientali collettivi “dopo segnalazioni ricevute e dopo aver verificato che il problema dello scarico di acque nere nel parcheggio pubblico di via Manzoni è ancora presente”, pone al primo cittadino precise domande: dal mese di aprile 2018 a oggi quali azioni sono state messe in atto al fine di far cessare l’inquinamento? Essendo presente una pompa di sollevamento pubblica collegata alla soprastante fognatura di via Sant’Antonino chiediamo di sapere perché non viene imposto a tutti di collegarsi a tale pompa evitando il ripetersi delle situazioni di inquinamento e delle molestie olfattive che ne derivano ai cittadini?
“Si ricorda che le disposizioni di legge impongono che tutti gli scarichi di acque nere siano convogliate alla fognatura comunale. Sulla base della normativa vigente, si tratta della Legge 267/2000, attendiamo, a breve, una risposta”. La segnalazione è corredata da foto, che seguono quelle già scattate da Ladina qualche mese or sono. “Da diverse segnalazioni di cittadini e da un sopralluogo del sottoscritto consigliere risultava già a marzo che il fossato di scolo irriguo posto sul lato sud del parcheggio pubblico di via Manzoni fosse oggetto di sversamento di acque nere presumibilmente di derivazione domestica. Di qui la nostra interrogazione all’epoca. Conseguenze, l’inquinamento del corso d’acqua e problemi igienici annessi di non lieve entità, dato che l’area in questione oltre alla frequentazione per il parcheggio ha anche funzione di piccolo parchetto con panchina per i cittadini. Speriamo che l’amministrazione stavolta si interessi della problematica”, la testimonianza di Ladina.