Pianengo – Per quest’anno non cambiare, a Vermiglio per giocare

Spedizione 'orange' della Pianenghese a Vermiglio

Il cantiere ‘orange’ s’è aperto anche quest’anno a Vermiglio, in alta quota quindi, come da oltre trent’anni in rapida successione. Ventidue i tesserati che hanno incominciato a sudare rispondendo alle sollecitazioni di chi segue la compagine dei Giovanissimi e la nidiata di Pulcini, vale a dire Walter Peveralli e Andrea Porra. Della ‘spedizione’ hanno fatto parte anche diversi dirigenti, accompagnatori e volontari (una comitiva di 54 persone, atleti inclusi) molto vicini alla Pianenghese, tra cui il sindaco Roberto Barbaglio, che ha contribuito alla crescita di questo sodalizio che conta oltre 200 tesserati, impegnati nel calcio, pallavolo e podismo. Già che c’era, tra una salutare passeggiata e l’altra e l’impegno nell’organizzazione delle giornate, Barbaglio ne ha approfittato per conoscere ancor meglio il collega di Vermiglio (Anna Panizza), ultimo paese per chi sale da Trento verso il Passo del Tonale, a 1.260 m di altitudine, che potrebbe portare “a sancire il gemellaggio fra le nostre due realtà”.

Nel contesto del soggiorno ha trovato spazio anche la cerimonia, simpatica e ben riuscita, cui è intervenuto anche il presidente della Pianenghese, Roberto Premoli, del riposizionamento della stele in ricordo di diversi atleti, dirigenti e amici della Pianenghese scomparsi negli anni, che “a Vermiglio avevano trascorso giornate indimenticabili. La stele era stata realizzata a posizionata nel 2000, quindi tolta a distanza di qualche anno, ma adesso è ritornata al suo posto grazie all’intesa col parroco e sindaco ed è ben visibile sull’area della scuola materna”.

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