Crema – Aggressione in stazione, profugo in carcere per tentato omicidio

Non una semplice scazzottata tra stranieri quella che ha avuto luogo giovedì scorso in prima serata presso la stazione di Crema, della quale avevamo anticipato notizia nei giorni scorsi. Una aggressione cruenta degenerata sino a sfiorare la tragedia. A ricostruire il tutto è stata, con una indagine serrata, la Polizia di Crema che ha fatto finire dietro alle sbarre un nigeriano di 24 anni, in Italia con regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, ospite di una struttura d’accoglienza a Madignano.

L’episodio si è verificato allo scalo ferroviario cittadino ove per futili motivi tre immigrati sono arrivati alle mani. Due giovani volevano rubare e caricare sul convoglio in partenza la bicicletta di un senegalese 22enne ospite di un’altra struttura d’accoglienza cremasca, nell’ambito del progetto di ospitalità ai richiedenti asilo. L’azione non è riuscita e mentre uno dei due aggressori se ne è andato, l’altro ha rincorso il 22enne lungo i binari mentre quest’ultimo cercava di andarsene con la sua due ruote.

A questo punto la situazione si è fatta critica sfiorando la tragedia e la ricostruzione operata dal vicequestore Daniel Segre, che l’ha resa in mattinata alla stampa, e dai suoi uomini è agghiacciante. I poliziotti hanno preso in visione le telecamere a circuito chiuso della stazione e hanno visto come, al tentativo di andarsene con la sua due ruote, “il senegalese sia stato inseguito dal nigeriano che lo ha spintonato più volte facendolo finire contro il treno in corsa. Non contento l’aggressore l’ha fatto cadere cercando di spingerlo sotto al convoglio. Nella colluttazione la vittima del pestaggio ha perso i sensi e chi lo ha colpito è fuggito”.

Soccorso il senegalese è finito in ospedale. Ha rimediato lievi lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Mentre i sanitari si prendevano cura di lui gli agenti del Commissariato procedevano con l’identificazione dell’aggressore, risultato essere, appunto, “un nigeriano in Italia da due anni che già aveva ottenuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari e ancora si trovava ospite di una struttura d’accoglienza cremasca”. Proprio lì gli agenti sono andati a fargli visita trovandolo ancora con gli “abiti che aveva indosso al momento dell’aggressione, vestiti che presentavano tracce ematiche”.

Il giovane straniero è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria, convalidato ieri dal Giudice. Nella giornata di lunedì è stato tradotto in carcere a Cremona in attesa di processo. Dovrà rispondere del reato di aggressione aggravata e tentato omicidio.