La comunità islamica torna a chiedere un luogo d’incontro

Area in via Milano prevista dal Pgt idonea ad accogliere strutture religiose non cattoliche

CREMA – La comunità islamica torna a chiedere un luogo d’incontro

 

La comunità islamica torna a chiedere all’amministrazione cittadina un luogo d’incontro. Nel contingente essendo nuovamente alle porte il Ramadan, che quest’anno è dal 16 maggio al 15 giugno prossimi.
Ieri pomeriggio il responsabile Bouzaiane Dhaouadi, accompagnato da un tecnico e da un legale, s’è incontrato con il sindaco Stefania Bonaldi, la neo assessore alla Pianificazione territoriale Cinzia Fontana e il vicesindaco-assessore al Welfare Michele Gennuso, per un ennesimo chiarimento in ordine all’utilizzo del capannone in via Rossignoli. E nella circostanza i tre massimi esponenti dell’amministrazione hanno, con chiarezza pari alla fermezza, ribadito che un cambio di destinazione d’uso dell’immobile è incompatibile con lo strumento urbanistico vigente. E pertanto il capannone in questione mantiene la destinazione artigianale e industriale.
“Personalmente – conferma l’assessore Fontana – sono d’accordo con quanto espresso dal sindaco anche qualche mese fa, rispondendo in consiglio comunale a un’interpellanza sulla questione. Posizione fra l’altro condivisa dall’intera Giunta. E ieri al rappresentante della comunità islamica ho infatti ribadito che non ritengo ci siano le condizioni per derogare da quanto previsto dallo strumento urbanistico per la zona.”
“Considerato oltretutto che è stata approvata dal consiglio comunale una variante al Pgt – rammenta – per individuare un’area idonea in via Milano, che resta disponibile, qualora si dovesse ripresentare una richiesta. Ovviamente riaprendo l’iter e fermi restando i criteri e requisiti previsti.”
Quanto al problema contingente del Ramadan la posizione è stata anche ieri chiara e ferma, riferisce sempre l’assessore Cinzia Fontana: “Precisato che non può essere utilizzato il capannone di via Rossignoli, come già negli anni scorsi presenti l’amministrazione comunale è disponibile a verificare altre soluzioni, per garantire il diritto di preghiera alla comunità islamica locale”.