MEMBRA JESU NOSTRI: Splendido concerto questa sera presso l’Auditorium Manenti sia per la musica, di Dietrich Buxtehude (ca. 1637-1707), sia per il testo: un poema contemplativo medievale. È stato eseguito dal coro cremonese Il Discanto diretto dal maestro Daniele Solari. Ha organizzato il Centro Culturale Gabriele Lucchi coadiuvato dalla parrocchia della Cattedrale, da Il Nuovo Torrazzo e dalla Fabbrica d’organi Comm. Giovanni Tamburini.
L’opera Membra Jesu Nostri venne presentata da Buxtehude nel 1680. Si è soliti definire questo lavoro un – anzi il primo – oratorio luterano. Dal punto di vista formale l’opera si struttura in una sequenza di 7 Cantate che da un lato prelude direttamente all’impianto dei grandi oratori bachiani.
All’origine di questo vero e proprio itinerarium penitenziale intorno al corpo esanime di Cristo (una specie di immaginosa “Via Crucifixi”) troviamo un raffinato testo della letteratura mistica medioevale: la Rhythmica oratio ad unum quodlibet membrorum Christi patientis et a cruce pendentis composta dal monaco cistercense Arnolfo di Lovanio (1200-1250), divenuta patrimonio anche del pietismo germanico e del luteranesimo grazie ad una traduzione diffusa nel 1633. Attribuita per secoli alla visione di San Bernardo, nel poema “Salve mundi salutare” l’autore raccoglie in sequenza ascendente ed ascetica sette poemetti ciascuno dei quali è dedicato alla contemplazione di una parte del corpo di Cristo: piedi, ginocchia, mani, costato, torace, cuore e testa. Il testo venne selezionato e riadattato dallo stesso Buxtehude per essere articolato e proposto nella forma della cantata luterana.
Complimenti al coro “Il Discanto” e al suo direttore per l’ottima esecuzione. Il Discanto è nato nel 1999 dalla volontà di una ventina di giovani, già attivi in svariati ambiti del territorio, di unirsi e creare un proprio spazio nel panorama della musica corale sacra. Il repertorio attinge prevalentemente dai grandi autori del rinascimento e del barocco italiano.
La serata è stata veramente un’ottima introduzione alla Settimana Santa. Lo splendido testo medievale supportato da una musica coinvolgente, ha trasformato la serata in un vero e proprio momento di contemplazione.