Stefania Bonaldi, il sindaco di Crema, ha firmato l’ordinanza con la quale si attua il protocollo regionale per la qualità dell’aria al quale la giunta ha aderito volontariamente.
Questa decisione pone la città nelle condizioni operative per affrontare il problema delle polveri sottili con alcuni strumenti: il blocco del traffico veicolare, secondo una serie di criteri via via più stringenti a seconda dei dati delle centraline ARPA, in una certa fascia oraria per gli euro zero benzina ed euro 1-2 diesel. Al verificarsi del superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi di pm10 per quattro giorni consecutivi, sulla base della verifica effettuata da ARPA Lombardia nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo), scatteranno le prime misure strutturali. Quando il superamento tocca i 10 giorni consecutivi, si attuano misure di secondo livello e sarà limitato l’uso di autovetture diesel euro 3 e quelle euro 4. Questi criteri sono adottati formalmente dal 7 dicembre fino al 31 marzo del 2018.
“Regione Lombardia sostiene che Crema non è una città inquinata”, commenta Matteo Piloni, assessore all’Ambiente. “La nostra città risulta in fascia 3, e non nelle prime due, una risposta più burocratica che ecologica. Siccome la Regione lascia soli i comuni, l’amministrazione di Crema, abituata da sempre a fare la sua parte, ha aderito volontariamente, così come fatto l’anno scorso, al protocollo elaborato da Regione Lombardia ed ora attua il protocollo, nella consapevolezza che creerà qualche disagio, certo, ma è anche l’unica cosa che possiamo fare nell’immediato, per affrontare quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria emergenza che coinvolge l’intera nostra pianura, e non solo”.
Questa decisione pone la città nelle condizioni operative per affrontare il problema delle polveri sottili con alcuni strumenti: il blocco del traffico veicolare, secondo una serie di criteri via via più stringenti a seconda dei dati delle centraline ARPA, in una certa fascia oraria per gli euro zero benzina ed euro 1-2 diesel. Al verificarsi del superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi di pm10 per quattro giorni consecutivi, sulla base della verifica effettuata da ARPA Lombardia nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo), scatteranno le prime misure strutturali. Quando il superamento tocca i 10 giorni consecutivi, si attuano misure di secondo livello e sarà limitato l’uso di autovetture diesel euro 3 e quelle euro 4. Questi criteri sono adottati formalmente dal 7 dicembre fino al 31 marzo del 2018.
“Regione Lombardia sostiene che Crema non è una città inquinata”, commenta Matteo Piloni, assessore all’Ambiente. “La nostra città risulta in fascia 3, e non nelle prime due, una risposta più burocratica che ecologica. Siccome la Regione lascia soli i comuni, l’amministrazione di Crema, abituata da sempre a fare la sua parte, ha aderito volontariamente, così come fatto l’anno scorso, al protocollo elaborato da Regione Lombardia ed ora attua il protocollo, nella consapevolezza che creerà qualche disagio, certo, ma è anche l’unica cosa che possiamo fare nell’immediato, per affrontare quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria emergenza che coinvolge l’intera nostra pianura, e non solo”.