Il seminarista Piergiorgio Fiori ha ricevuto dal Vescovo il Ministero dell’Accolitato

Il vescovo Daniele benedice il seminarista Piergiorgio

Quindici giorni dopo il Lettorato di Alessandro Vanelli, un altro giovane seminarista cremasco ha compiuto un ulteriore passo verso l’ordinazione presbiterale. La sera di giovedì 30 novembre, nella festa di Sant’Andrea Apostolo, Piergiorgio Fiori – al quinto anno degli studi teologici – ha ricevuto dal vescovo Daniele il ministero dell’Accolitato, attraverso il quale “assume un senso più vasto e profondo la sequela di Gesù. Nell’azione liturgica, inoltre, l’accolito è colui che accompagna nel servizio all’altare il celebrante e in casi particolari egli può preparare la mensa e i vasi sacri e distribuire come ministro straordinario l’Eucaristia ai fedeli”.

La celebrazione s’è svolta nella chiesa cittadina della Santissima Trinità, parrocchia d’origine di Piergiorgio. Tantissimi i presenti: in prima fila la famiglia del seminarista – i genitori Marco e Lauretta e i fratelli Benedetto, Francesco e Valentina – quindi conoscenti e amici, molti dei quali provenienti dall’Unità pastorale di Ripalta Nuova, Bolzone, Zappello e San Michele dove Piergiorgio sta vivendo la propria esperienza pastorale. Sull’altare, accanto a monsignor Gianotti, i superiori del Seminario – il rettore don Gabriele Frassi e il padre spirituale don Alessandro Vagni – quindi il vicario generale don Maurizio Vailati, il parroco della Trinità don Remo Tedoldi e quello dell’Unità di Ripalta don Franco Crotti. Nei primi banchi tanti sacerdoti e seminaristi di Crema, Lodi, Vigevano e Cremona che condividono con Piergiorgio gli studi e la preparazione al presbiterato.

Nell’omelia, il vescovo Daniele ha posto l’accento sul significato – tradotto dal greco – del termine “accolito”: il primo e più importante, ha detto, “sta nella parola ‘seguire’, essere cioè un seguace del Signore”. L’accolito, dunque, come un discepolo: una grazia alla quale tutti siamo chiamati e che, in una speciale vocazione, significa “mettere la propria vita nelle Sue mani, seguendolo lungo la strada dell’amore e del servizio”.

In questo cammino, Gesù ha preparato i discepoli mettendo nelle loro mani l’Eucaristia: ecco il secondo significato per l’accolito, che nella vita liturgica è a contatto con l’altare. “Un servizio molto bello – ha sottolineato monsignor Gianotti – perché offre la possibilità di distribuire l’Eucaristia a tutti i fedeli, anche agli ammalati. È una grazia profonda, che ci ricorda il senso di ogni vocazione: Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

A Piergiorgio il Vescovo ha augurato di vivere in pieno la ricchezza del “seguire” e del servizio eucaristico, nella consapevolezza “di essere stato amato in modo gratuito: allo stesso modo dona e ama di amore sincero tutto il popolo di Dio, soprattutto i più bisognosi”.

È seguita la liturgia dell’istituzione dove, dopo la preghiera di benedizione, Piergiorgio si è inginocchiato davanti al vescovo Daniele che gli ha consegnato la patena con il pane da consacrare, dicendo: “Ricevi il vassoio con il pane per la celebrazione dell’Eucaristia, e la tua vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesa”.

Al termine della Messa, il ritrovo presso gli spazi dell’oratorio per un momento conviviale e di festa insieme.