Una notevole affluenza di soci Unci-Unione nazionale cooperative italiane, accompagnati da simpatizzanti e familiari, ha partecipato con vivo interesse e attenzione alla visita al “Centro Cicogne” nell’area del rigoglioso Parco regionale Adda Sud, assaporando il piacere del contatto con una natura incontaminata, rispettata nei suoi cicli di vita e nelle sue voci immerse in un rasserenante silenzio.
Accompagnati dal commendator Silverio Gori, presidente Unci di Lodi e del Parco Adda Sud, è iniziata la visita nel tepore di un bel pomeriggio autunnale, dapprima davanti al vasto recinto dove un gran numero di esemplari è opportunamente protetto e dove, sui pali di sostegno della recinzione stessa si possono ammirare i grandi nidi di questi magnifici uccelli, capolavori di rami e rametti intrecciati con arte magistrale a formare immensi cesti protettivi per la nidiata.
Le Gev-Guardie ecologiche del Parco – Andrea Messa e Massimo Canti, nonché dal responsabile Maurizio Polli – hanno spiegato con competenza e orgoglio che solo da una quindicina d’anni questi uccelli sono ritornati a eleggere il parco come proprio ambiente riproducendosi in molti esemplari e mostrando con la loro presenza come l’ambiente sia stato bonificato e abbia migliorato la sua qualità fino a poter riaccogliere questi delicati volatili che ogni inverno emigrano in Africa.
In seguito tutti i soci, dopo aver ammirato più da vicino l’elegante incedere e la grande apertura alare delle cicogne presenti, sono stati invitati a visitare la xiloteca, una piccola e interessantissima esposizione di reperti di tronchi degli alberi tipici del bacino dell’Adda, opportunamente tagliati in grandi rondelle per mostrare con le venature e i “disegni” di cerchi concentrici, la loro qualità e la loro età e nel frattempo l’osservazione, accompagnata da uno splendido filmato del fiume, nella parte che scorre lungo il Parco, istruiva con piacevolezza sulle peculiarità e varietà della flora e della fauna soprattutto delle cosiddette “morte”.
È stato inoltre ammirato e descritto in tutta la sua importanza un immenso e antichissimo tronco di castagno, ritrovato all’inizio degli anni 2000 nell’Adda e scavato alla maniera di una “Piroga”. Un reperto rarissimo e assai importante per la dimostrazione che in tempi lontani anche in questa area del tutto pianeggiante crescevano i castagni con la relativa produzione di castagne commestibili.
La parte istruttiva del percorso si è infine conclusa in un momento piacevolmente ludico: il presidente Gori, con la gentile e generosa collaborazione della Pro loco di Montanaso e di alcuni Cavalieri soci – Lorenzo, Paolo e Giovanni – che hanno offerto i loro prodotti, ha voluto allietare i partecipanti con un piacevole e apprezzatissimo spuntino: una merenda a base di ottimo salame, di stupendo grana stagionato anche dieci anni, di pane fragrante e di “ossi da mort” dolci tipici dell’autunno, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino…
Così alle 18,30 circa si è felicemente concluso l’incontro che, attraverso l’esperienza della bellezza e armonia della natura e il godimento di cibi genuini, ha rafforzato nei soci presenti il senso di appartenenza e il sentimento di reciproca amicizia.